Don Roberto Sardelli è stato un sacerdote che nella sua esistenza ha fatto la scelta radicale di vivere e servire i più poveri. In “Dalla parte degli ultimi”, dialoga con il pedagogista Massimiliano Fiorucci e da questo incontro viene fuori l’esperienza di uno dei protagonisti delle periferie romane e della lotta per la casa degli anni Settanta. Fortemente ispirato dall’opera di don Lorenzo Milani e dei preti operai francesi, don Roberto rompe con il clero e va a vivere tra i baraccati dell’Acquedotto Felice, migranti provenienti da zone disagiate dell’Italia che sperano di trovare fortuna a Roma ma che la povertà costringe a una vita di stenti. Don Roberto creerà la “baracca n. 725”: una scuola che, tramite la didattica comunitaria, dà fiducia ai ragazzi, aiutandoli a uscire grazie allo studio e alle conoscenze della propria situazione di miseria. Successivamente, don Sardelli si è occupato di Rom e di malati di Aids. La testimonianza straordinaria di un uomo che ha creduto fino in fondo alla sua missione. Forte!

Se fosse cibo:
Arrosticini abruzzesi: gustosi, conviviali, “paesani”.
Racchiuso in una frase:
“Io insistevo su questo; dopo l’esperienza, i primi anni, i primi mesi di esperienza con i baraccati, io cercavo di dare una lettura a quello che dicevo in chiesa, a questo fatto; non poteva andare avanti così. Questo mondo è il nostro maestro. “Qualsiasi cosa avete fatto a uno di questi piccoli la avete fatta a me”, quindi il servizio che si rende ai baraccati lo abbiamo fatto al buio, e qui venivamo a professare come Dio, ecco. E’ lui, lì! Se volete incontrare Dio andate lì! Lì incontrerete Dio”. (p. 39)

Edizione Utilizzata:
Roberto SARDELLI – Massimiliano FIORUCCI, Dalla parte degli ultimi, Donzelli, Roma 2020

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

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