“Alla fine parlo io”. Tommaso Sgarro interviene per dire la sua versione dei fatti sui frenetici giorni della nuova formazione della Giunta di Cerignola. Dopo essere stato etichettato come “poltronaro” dall’avversario di sempre Franco Metta e dopo l’ennesima spaccatura con la sinistra appena salita a Palazzo di Città, l’ex consigliere comunale spiega come mai abbia rifiutato un posto nell’esecutivo di Francesco Bonito.

IL TIRA E MOLLA ELETTORALE. “Si è ragionato soltanto sugli equilibri da mantenere e non sulle reali attitudini dei pretendenti”. Così Tommaso Sgarro ha definito la fase di ascolto propedeutica alla formazione della Giunta. “Sono molto amico di tanti di coloro che fanno parte della Giunta. Dopo essere arrivato terzo al primo turno elettorale, aveva dato il suo appoggio al candidato sindaco risultato poi vincente al ballottaggio, salvo poi dover rimarcare le distanze dopo qualche settimana. A Sgarro – cosi come evidenziato da Teresa Cicolella  – era stata proposta la delega ai lavori pubblici, ma lui si detto favorevole a ricoprire il ruolo di assessore ai servizi sociali. Nell’impossibilità di ottenere questo incarico l’accordo è definitivamente saltato.

PERCHÉ I SERVIZI SOCIALI. “Ci eravamo proposti per questo incarico, tenendo presenti le nostre storie personali e le nostre personali competenze. Ci hanno detto che su quell’incarico c’era il veto del PD. In questo abbiamo riscontrato lo stesso metodo che ci ha fatti allontanare dal percorso dem in passato. Non potevamo accettare i lavori pubblici perché su quell’ambito abbiamo idee totalmente opposte all’attuale maggioranza”. Cosi Sgarro ricostruisce le fasi del dialogo pre-formazione della Giunta Bonito. Alla fine le deleghe ai servizi sociali sono andate a Maria Dibisceglia, vicesindaca ed esponente del Pd cittadino.

SARÀ OPPOSIZIONE GUARDINGA. Tommaso Sgarro, Marcello Moccia e Luca Lombardi sono i consiglieri eletti della compagine che – a detta del suo portavoce – siederà tra i banchi dell’opposizione. “Saremo attenti ma anche propositivi” – chiosa Sgarro che rigetta le indiscrezioni sulla presidenza del Consiglio, ma al contempo sottolinea l’importanza di questo ruolo. “La prossima assise cerignolana sarà alquanto movimentata, in virtù della presenza di una triplice opposizione. Speriamo che non si ripresentino le situazioni spiacevoli del passato”.

FONTE: L’IMMEDIATO



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