La Regione Puglia viene in soccorso del Comune di Stornara. Durante il Consiglio Comunale tenutosi oggi la maggioranza ha informato la cittadinanza in merito alla possibilità di attingere dal Fondo di Solidarietà – Fondo di Rotazione a sostegno degli Enti locali, per permettere al Comune di onorare il debito con gli eredi Petroni. La somma di 3 milioni di euro (originariamente 5) deriva da un’annosa causa per occupazione usurpativa di suolo che ha portato il Comune dei Reali Siti sull’orlo del dissesto economico-finanziario. Oggi l’Ente, grazie al prestito della Regione, ha potuto formulare un nuovo accordo transattivo, dopo aver corrisposto già la somma di 1 milione di euro.

Il piano consiste in una sorta di dilazione, garantita dall’intervento pubblico. Sarà il fondo regionale ad onorare immediatamente il debito, mentre l’ente locale dovrà rientrare nei prossimi anni con rate più leggere nei confronti della Regione Puglia. Ove il Comune dovesse alienare delle aree delle zona Pip, l’incasso dovrà essere destinato totalmente ai creditori, a scalare sulle rate già concordate. La condizionalità di questo piano resta quella dell’approvazione del Piano Economico Finanziario del Comune che ha già ricevuto un rigetto da parte della Corte dei Conti, avverso al quale il Comune ha fatto ricorso. “L’amministrazione che verrà”- sottolinea il sindaco Calamita – “potrà operare in condizioni più semplici, per l’impegno che abbiamo avuto in questi giorni”.

Di tutt’altro avviso la minoranza, dopo il voto negativo alla presa d’atto. “I ripetuti ammonimenti espressi dalla Corte dei Conti nelle delibere che hanno interessato il Comune di Stornara dovrebbero indurre l’Amministrazione ad un atteggiamento di estrema cautela e al rigoroso rispetto della normativa contabile al fine di scongiurare situazioni di squilibrio finanziario”. E’ quanto hanno affermato i consiglieri di opposizione Pasquale D’Assisi e Lucia Raffaele. “È evidente – continuano – che decisioni di questo tipo, come quella di posticipare il pagamento del residuo debito dal luglio 2025 fino al 2028 rischi di compromettere seriamente anche gli equilibri di bilancio futuro”.

QUI IL VIDEO DEL CONSIGLIO



NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO