Sono stati arrestati dai Carabinieri tre soggetti accusati di essere gli esecutori materiali di alcuni assalti ai bancomat in Toscana, con lo stesso metodo dell’esplosivo piazzato all’interno degli ATM. In manette due persone di Orta Nova (zio e nipote di 37 e 22 anni) e un complice di Stornara (36 anni). A questi soggetti sono addebitati gli episodi registrati allo sportello Montepaschi di Firenze in Via Pistoiese e quello di San Casciano in Val di Pesa, sempre nella città metropolitana di Firenze.

Le indagini hanno consentito di accertare che i responsabili del fatto fossero giunti in trasferta a Firenze con un’autovettura “pulita”, presa a noleggio, alloggiando temporaneamente in un B&B. I tre poi avevano poi effettuato numerosi sopralluoghi delle aree da colpire e delle relative vie di fuga da utilizzare a seguito del furto. Poi, poche ore prima dell’assalto, avevano rubato in zona un’auto con cui avevano raggiunto il bancomat, al fine di non essere individuati.

I banditi hanno agito con il metodo della “marmotta”, un esplosivo che è stato inserito all’interno della fessura dell’Atm ed innescato tramite una miccia. Nella prima azione erano riusciti ad impadronirsi dei contanti presenti all’interno dello sportello. Il secondo colpo sarebbe invece fallito. Per eludere le ricerche delle pattuglie delle forze dell’ordine, avevano spento i propri telefoni cellulari per tutta la durata dell’azione e utilizzato strade secondarie per la fuga, abbandonando poi il veicolo rubato prima di ritornare in provincia di Foggia. In corso accertamenti per capire se i tre siano responsabili di altri episodi simili registrati in Toscana.



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