Dopo la festa, le polemiche. È stato da poco inaugurato l’auditorium di Carapelle, una struttura di pregio con 425 posti a sedere che da dieci anni era chiusa ed inutilizzata, ma dopo il taglio del nastro si è innescata una discussione tra maggioranza e opposizione in merito alle certificazioni per l’agibilità dell’edificio. A dare l’allarme è stata la compagine di Carapelle Futura, rappresentata in consiglio tra i banchi della minoranza. I consiglieri hanno parlato di “confusione” sulla gestione del nuovo polo culturale.

“Il sindaco dice che ha consegnato la struttura al paese” – affermano da Carapelle Futura – “ma anche qui c’è la confusione totale. Per via della mancanza dell’agibilità vi è l’impossibilità di una ordinaria utilizzazione della struttura, quindi si è trattato solo di uno spot elettorale. Il rischio di non poter tagliare il nastro era evidente allora si accelera per fare notizia e consegnare ai Cinque stelle (che neanche sapevano dell’esistenza di Carapelle) la struttura, dimenticando i cittadini (proprietari e finanziatori dell’opera) ed il professor Palomba che lo ha ideato”.

Chiamato in causa, il sindaco Umberto Di Michele ha rivendicato la bontà di questa operazione, rispondendo altresì alle notazioni riguardanti il fatto che la costruzione dell’auditorium avrebbe gravato sulle casse del Comune anche per le generazioni future. “Quando siamo arrivati – spiega il sindaco in un video – abbiamo trovato una struttura vandalizzata e abbandonata. Avevamo il dovere morale di valorizzarla, non si poteva tornare indietro. Oggi abbiamo restituito alla collettività questo bene, così come stiamo facendo con la villa comunale e con tante altre strutture del nostro paese che erano abbandonate al degrado”.

Ma al di là della dialettica politica e della grande visibilità che ha ottenuto la cerimonia inaugurale, l’auditorium sarà valutato soprattutto per l’offerta culturale che riuscirà a dispensare nei prossimi mesi, al netto dell’evoluzione della pandemia. L’ATS Alfa Produzioni che lo gestisce dovrà imbastire un programma serio che possa dare un senso a tutto questo sforzo collettivo. Al Comune resteranno alcune giornate da destinare agli spettacoli delle scuole e ad alcuni eventi promossi insieme all’Università di Foggia e ad altri attori del territorio. L’operazione “auditorium” sarà valutata soprattutto nei prossimi mesi.

FONTE: L’IMMEDIATO



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