La città di Troia inizia a studiare delle strategie per l’integrazione dei cittadini ucraini giunti in Italia per fuggire dalla guerra. Anche nella cittadina dei Monti Dauni sono arrivate alcune famiglie che hanno trovato subito l’accoglienza dei volontari e delle istituzioni. Ma per fare uno step successivo è necessario permettere a queste persone di inserirsi nel tessuto sociale locale.

“Sono trascorse due settimane dall’arrivo dei profughi ucraini a Troia” – sottolinea il sindaco Leonardo Cavalieri. “Due settimane di lavoro intenso e delicato: per i volontari, alle prese con una situazione delicata come quella di chi è sfuggito alla guerra ed ha lasciato in quella terra martoriata affetti e casa; per la struttura comunale impegnata nella gestione di una situazione delicata anche sotto il profilo sanitario.

“Nel frattempo abbiamo messo a punto una bozza di programma dedicato all’integrazione dei cittadini ucraini” – fa sapere il primo cittadino. Grazie ad alcune associazioni che spontaneamente hanno offerto il proprio sostegno, stiamo creando una piccola rete dedicata all’accoglienza e all’integrazione, coordinata dal Comune di Troia. Grazie all’impegno del consigliere delegato allo Sport, Vincenzo Capuano, c’è stato il primo incontro con i responsabili di alcune associazioni che hanno presentato idee e proposte per realizzare attività culturali, sportive, ricreative per ragazzi, bambini, donne di età diverse. Si inizierà con lo sport. Un campo di calcio e un pallone saranno il modo migliore per creare relazioni e contatti, e alleviare, per quanto possibile, le sofferenze della guerra”.



NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO