Partita dai toni piuttosto accesi quella che si è disputata a Canosa tra la squadra di casa e l’Asd Team Orta Nova, per il recupero della 20esima giornata di Eccellenza. Oltre alla partita di calcio (finita 2-1) l’attenzione si è spostata sui cori ingiuriosi che i tifosi di casa hanno rivolto al direttore sportivo della squadra di Orta Nova, Dario Di Giacomo, originario di Canosa. Al termine della partita la tensione è salita al culmine e si è trasferita sul campo dove inservienti di campo e staff tecnico della squadra ospite sono venuti a contatto. Altri episodi sono stati raccontati direttamente dall’Asd Team Orta Nova, in una nota ufficiale della società

Alcuni nostri tesserati under” – si legge nella nota – sarebbero stati aggrediti a fine primo tempo, da persone vicine alla società del Canosa Calcio, diversi oggetti lasciati sulla nostra panchina sono invece stati gettati nella botola alle spalle della stessa. Il nostro Direttore Sportivo, Dario Di Giacomo, è stato inoltre pesantemente insultato assieme ad alcuni membri della sua famiglia, oggetto di insulti sessisti, episodio che condanniamo fermamente, e rispetto alla quale esprimiamo solidarietà alla famiglia Di Giacomo. Crediamo che i valori dello sport e dell’accoglienza siano ben altri, come testimoniato dalla nostra società, recentemente premiata con la Coppa Disciplina per il campionato regionale Juniores”.

Dal canto suo la società del Canosa rigetta le accuse di aver aizzato le persone presenti in tribuna. “L’ ASD Canosa calcio 1948 – risponde la società canosina – stigmatizza gli insulti ed i gesti ingiuriosi rivolti verso un tesserato dell’ASD Team Orta Nova e la sua famiglia durante l’incontro disputato in data odierna presso lo Stadio San Sabino. Al contempo condanna e rigetta al mittente le accuse rivolte dallo stesso alla società ASD Canosa ed ai suoi dirigenti rei a suo dire di aver aizzato e fomentato tali cori ed ingiurie. Per tali accuse la società si riserva di agire nei modi e nelle sedi opportune a tutela della propria immagine e dignità”. Ora si attende il responso della Giustizia Sportiva.



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