“Ho voluto incontrare anche le opposizioni, per parlare dei progetti utili alla città di Cerignola dopo il violento nubifragio di domenica 8 maggio. Come sappiamo, è stato un evento storico, con quantità d’acqua imprevedibili che hanno causato danni a edifici pubblici e privati ed è necessario senso di responsabilità collettivo per sanare, una volta per tutte, le criticità del nostro sistema fognario”.

Il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, ha incontrato i consiglieri di maggioranza e di opposizione per discutere degli interventi da attuare sul territorio comunale. Mentre il Comune di Cerignola ha già deliberato la richiesta di stato di calamità naturale e ha effettuato una prima tranche di interventi di autospurgo partendo dalle zone più colpite dall’ultimo nubifragio, il tavolo tecnico ha analizzato le cause che hanno determinato l’allagamento quasi totale della città. All’incontro erano presenti i consiglieri Luciano Giannotti, Vincenzo Merra, Domenico Bellapianta, Antonio Giannatempo, Pasquale Morra, Tommaso Sgarro e Nicola Netti.

“Cerignola si sviluppa su due livelli: il primo a 180 metri di altezza ed il secondo a 50 metri, dove ad esempio si trova il rione Pozza Carrozza, tra i più colpiti in questo e in tanti altri nubifragi. Questo dislivello ha determinato il tilt del sistema esistente. L’ingegner Romanazzi ha illustrato la possibilità di munirsi di vasche di laminazione, in modo tale da incanalare l’acqua piovana a monte per evitare un deflusso scomposto e incontrollabile a valle”.

“Sono necessari interventi anche nella fogna bianca, giacché diverse aree di Cerignola risultano sprovviste di tubazioni ed è urgente potenziare la rete nelle aree attigue a quelle in cui, da un punto di vista urbanistico, è pressoché impossibile intervenire”, spiega Bonito.
“Ringrazio l’ingegner Romanazzi per le delucidazioni offerte e ringrazio anche i consiglieri comunali di tutti gli schieramenti politici che hanno accolto favorevolmente il mio invito. Mettere mano alla rete fognaria di Cerignola – conclude il sindaco Bonito- è un’impresa titanica, che sanerebbe uno dei problemi atavici della città: le possibilità offerte dal PNRR, e non solo, possono però aiutarci in un’impresa che non dev’essere considerata impossibile”.

Comunicato Stampa



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