L’Italia è ultima in Europa per ciclabili urbane, prima per morti da polveri sottili e a pochi giorni dalla pubblicazione del rapporto “La qualità dell’aria in Europa” da parte dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, che vede l’Italia al primo posto per morti premature causate dall’inquinamento dell’aria  arriva l’azzeramento dei fondi per la ciclabilità in legge di bilancio da parte del governo a Guida Meloni. Ricordiamo che La commissione europea ha proposto delle regole per un’aria più pulita: nell’ottobre 2022, ha pubblicato una proposta di revisione della direttiva sulla qualità dell’aria  e ambiente con alcune misure chiave: limiti più severi per l’inquinamento, più strettamente allineati con i nuovi limiti fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità; migliorare il diritto all’aria pulita.

Il report dell’Agenzia europea dell’ambiente analizza lo stato delle concentrazioni di inquinanti nell’aria nel 2020 e nel 2021 in correlazione sia agli standard di qualità dell’aria dell’UE che ai livelli guida dell’Oms del 2021. L’Agenzia presenta l’impatto sulla salute in caso di esposizione ai principali inquinanti atmosferici e valuta i progressi verso gli obiettivi sanitari del piano d’azione dell’UE sull’inquinamento zero

“più volte ho posto l’attenzione su quanto sia importante la mobilità ecosostenibile e la mobilità ciclabile in città come mezzo pulito, veloce, sicuro ed economico ed oggi apprendiamo che il nuovo governo guidato dal Centro Destra (Fratelli d’Italia, Lega,  Forza Italia)  sceglie di cambiare rotta e taglia i fondi previsti in legge di Bilancio”. Si tratta di 94 milioni in due anni per la realizzazione di piste ciclabili, 47 + 47 milioni di euro per gli anni 2023 e 2024 che erano rimasti nel Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane istituito dalla legge di bilancio 160/2019 (art. 1 comma 47) e non ancora assegnati.

“Un grande danno per l’ambiente e i cittadini tutti, se questo taglio sarà confermato, nel 2023 non ci saranno capitoli di spesa per la costruzione e il mantenimento delle piste ciclabili creando anche un grande danno alle amministrazioni pubbliche che con oltre 100mila abitanti (come Foggia ) che  hanno l’obbligo di attuare un piano per la mobilità sostenibile (Pums).” Lo afferma Rachele Occhionero attivista per i diritti dei Bambini .Antonio Dembech, presidente dell’Associazione Cicloamici Foggia FIAB “Rispetto all’immobilismo, quasi ventennale che ha interessato Foggia, circa la realizzazione di infrastrutture dedicate alla mobilità ciclistica, c’è da dire che c’è stato un deciso cambio di rotta e negli ultimi anni. Sono stati realizzati numerosi tratti di piste ciclabili, alcune nuove come quelle che collegano la Stazione ferroviaria all’aeroporto Gino Lisa, ed altre invece sono rifacimenti di vecchie piste, che erano quasi del tutto scomparse a causa della mancata manutenzione. Ciò nonostante i Cicloamici non possono dirsi soddisfatti dei lavori realizzati, perché  progettati senza alcuna concertazione con chi pedala quotidianamente per le vie di Foggia e realizzati in maniera discutibile. Sempre vani sono risultati i tentativi di interloquire con i Commissari, almeno per attivare la ciclo stazione altrimenti alla mercé dei vandali. Se a questo si aggiunge il rischio di veder distratti i fondi nazionali per la mobilità ciclistica, le prospettive di vedere più ciclisti per le vie di Foggia, come invece accade in qualsiasi città del nord Italia e del nord Europa, diventa purtroppo vana.”
“E’ necessario offrire alle persone l’opportunità di muoversi in sicurezza usando la bici per raggiungere i propri luoghi di lavoro, di studio o di svago, ma, ad oggi questo non sembra sia possibile perché le strade sono il dominio incontrastato delle automobili e ci sono poche infrastrutture ciclabili. Le piste spesso non collegate tra loro e la mancanza di una visione che metta insieme pianificazione urbanistica e mobilità sostenibile, rendono difficile, e spesso impossibile, utilizzare la bicicletta come mezzo alternativo all’automobile creando traffico, smog e poca sicurezza sulle strade. Vogliamo una Foggia più ecosostenibile per i nostri Figli ed è anche questo che stiamo cercando di costruire con la RETE INFANZIA ADOLESCENZA chiedendo UNA CITTA’ A MISURA DI BAMBINO/A ed anche per questo annunciamo di voler organizzare un sit-in di protesta a questi tagli e per proporre l’attenzione sull’importanza delle piste ciclabili e chiamiamo a raccolta quanti vogliano unirsi alla manifestazione. Conclude Occhionero.

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