“I bambini e i ragazzi autistici, l’anno prossimo, potranno disporre di risorse fino a 5 milioni di euro, circa cinque volte più di quelle che erano finora stanziate nel bilancio autonomo regionale. Le coppie che hanno bisogno di ricorrere alle spesso costosissime tecniche di procreazione medicalmente assistita potranno avere contributi dalla Regione Puglia attingendo a un fondo da un milione e mezzo di euro. Altri 300 mila euro abbiamo stanziato per finanziare i test prenatali non invasivi con cui limitare i rischi legati all’amniocentesi”.

Lo ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese, commentando il voto favorevole della prima Commissione Bilancio del Consiglio regionale, espresso ieri alle 8 di sera al termine di una lunga giornata nel corso della quale sono stati esaminati i 103 emendamenti presentati al disegno di legge sul Bilancio di previsione 2023 e Bilancio pluriennale 2023-2025 della Regione Puglia, la legge di stabilità regionale 2023.
“La Legge di Bilancio – ha proseguito Piemontese – è lo spazio dove possiamo agire concretamente per cambiare in meglio la vita delle persone. E ieri sera, dopo un lungo e appassionante lavoro fatto insieme a tanti colleghi, su una manovra complessiva da 1 miliardo e mezzo di euro, pensiamo proprio di esserci riusciti con queste tre scelte che, secondo me, aiuteranno davvero tanti pugliesi”.

In particolare, la quintuplicazione della dotazione del fondo per l’autismo, disturbo del neurosviluppo sempre più diffuso, è mirata a sostenere le famiglie che si avvalgono anche di altri metodi rispetto all’ABA. Attualmente in Puglia sono stati attivati solo 13 centri, tra Moduli, Centri diurni e Centri Residenziali, rispetto agli 82 previsti dal Regolamento Regionale del 2016. Inoltre i CAT, i Centri Autismo Territoriali, e gli ambulatori di Neuropsichiatria Infantile delle ASL presentano gravi carenze di operatori e tecnici con conseguenti lunghe liste d’attesa anche solo per le valutazioni e le diagnosi. L’emendamento approvato ieri prevede anche un congruo finanziamento del Fondo di Remunerazione per l’acquisto di prestazioni in modo da accrescere la presa in carico presso le strutture già esistenti.

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