La Polizia di Stato, nell’ambito di un mirato servizio straordinario di controllo del territorio, ha tratto in arresto un giovane 23enne, colto nella flagranza dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di detenzione illegale di materiale esplodente. Nel corso del servizio, infatti, il giovane veniva controllato mentre si accingeva ad entrare, con il proprio veicolo, in un box auto posto al piano interrato di uno stabile condominiale.

Avendo il sospetto che lo stesso potesse occultare sulla propria persona o comunque potesse avere disponibilità di sostanza stupefacente, il personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia, coadiuvato dal Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” decideva di effettuare degli approfondimenti. La perquisizione personale, estesa al veicolo,  dava esito negativo, ma la successiva ricerca all’interno del box auto, in uso esclusivo allo stesso, permetteva di rinvenire diverse tipologie di sostanze stupefacenti e due ordigni artigianali improvvisati.
Nello specifico, veniva sottoposto a sequestro: Cocaina, già suddivisa in dosi da strada, per un peso totale lordo di grammi 18 circa; Hashish per un peso complessivo lordo di grammi 32 circa e Marijuana per un peso lordo di grammi 12 circa; oltre ad un bilancino elettronico di precisione perfettamente funzionante, una pressa artigianale e altro materiale per il confezionamento delle sostanze stupefacenti.

Nel corso delle operazioni, all’interno dello stesso box venivano rinvenuti due ordigni artigianali improvvisati, non omologati (cc.dd. Bombe Carta) di uso proibito e dotate di elevato potenziale esplosivo, del peso lordo di gr.195 cadauno, messi in sicurezza  da personale del Nucleo Artificieri della Questura di Bari. Per tali motivi, il soggetto veniva tratto in arresto per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di detenzione illegale di materiale esplodente e, al termine della redazione degli atti di rito, come disposto dal Pubblico Ministero presso la Procura di Foggia, è stato associato presso la locale Casa Circondariale.

Sono in corso ulteriori apprendimenti volti a comprendere, tra l’altro, i motivi per i quali il giovane detenesse degli ordigni artigianali e se tali ordigni dovessero essere utilizzati per compiere eventuali attentati.

 

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