I cerealicoltori italiani, e quelli pugliesi in modo particolare, ancora una volta sono stati traditi. Lo slittamento al 2025 dell’istituzione di Granaio Italia e, dunque, del Registro Telematico dei Cereali, è una pessima notizia.

In gioco c’è il futuro di un settore, quello cerealicolo, che sta vivendo uno dei peggiori momenti della propria lunga e gloriosa storia. Ad essere penalizzati sono soprattutto i cerealicoltori pugliesi che ritengono fondamentale l’avvio del nuovo sistema che prevede azioni di contrasto, e naturalmente le relative sanzioni, verso fenomeni speculativi.
“Serve una mobilitazione a tutti i livelli per tutelare i consumatori della filiera del pane e della pasta, poiché il monitoraggio più stringente sulle operazioni di carico e scarico dei cereali, anche di quelli importati, aumenta la sicurezza alimentare”, si legge nella nota della CIA.

Per questi motivi, venerdì 14 aprile alle ore 11 presso l’Hotel Parco dei Principi (Via Vito Vasile, prolungamento Viale Europa, 6) a Bari, i vertici di CIA Agricoltori Italiani di Puglia si confronteranno sulla questione con i Parlamentari pugliesi nel corso di un incontro aperto ai giornalisti.

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