“Il lavoro è strumento fondamentale per garantire la libertà. Non si disperda occasione unica del PNRR per la Capitanata. Provincia di Foggia faccia da cabina di regia”. Intervento di Carla Costantino, segretario generale della Cisl di Foggia, in occasione della Festa della Liberazione. “La Festa della Liberazione ogni anno ci permette di ribadire e sottolineare l’importanza di essere cittadini di una nazione libera e democratica. Ma in questo momento preciso della vita del Paese, ed in particolare del nostro territorio dauno, è necessario che ci sia la consapevolezza di comprendere che vanno fatti sforzi congiunti per garantire le libertà generali attraverso il lavoro.
L’equazione è semplice e diretta: la libertà combatte l’ingiustizia nel tessuto civile e nella convivenza ed in questo il lavoro è strumento essenziale di tenuta sociale e di lotta ad ogni ingiustizia. La possibilità di un lavoro, l’accesso al mercato del lavoro e l’aspettativa di una vita dignitosa per chiunque sono naturalmente elementi di garanzia di libertà.
La Capitanata ha bisogno di lavoro perché proprio la sua tenuta sociale è in crisi: aziende che interrompono la produzione, enti pubblici costretti ad appalti in ribasso per le forniture di servizi, disoccupazione giovanile che sfiora il 50 per cento, lavoratori del comparto industriale licenziati a Foggia, a Manfredonia ed altri centri, turismo asfittico legato esclusivamente alla stagionalità, agroalimentare con filiere spezzate, infrastrutture carenti e insufficienti, lavoro non regolare e con illegalità e sfruttamento diffusi. In questo quadro serve con un urgenza la consapevolezza collettiva che le risorse del PNRR non vadano sprecate. Come Cisl di Foggia invitiamo ufficialmente la Provincia di Foggia a fare da cabina di regia per accelerare sui progetti e fare da monitoraggio sulla strategia di utilizzo dei fondi stessi.
La ‘Liberazione’ è anche adoperarsi per il futuro democratico dei nostri figli e questo lo possiamo fare solo tutelando la dignità del lavoro, combattendo lo sfruttamento e la negazione dei diritti ed impegnandoci per intervenire sui bisogni quotidiani. L’impegno collettivo ci è imposto per un senso del dovere e di rispetto per la democratica convivenza civile, nell’intero Paese come in tutta la provincia di Foggia.”

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