La Procura di Foggia e la Guardia di Finanza vogliono vederci chiaro sull’affidamento ad Amiu da parte del Comune di Foggia e hanno avviato un’indagine che ha portato alla notifica di due decreti di perquisizione nei confronti della dirigente del Servizio Ambiente di Foggia e del direttore generale dell’azienda Amiu. L’indagine è partita dalla denuncia dagli esposti di alcuni cittadini e associazioni che da tempo contestano la gestione del sistema rifiuti in città.

A finire sul banco degli imputati ci sono soprattutto i dati errati sulla raccolta differenziata, ben al di sotto di quelli dichiarati e trasmessi a Palazzo di Città. L’azienda dei rifiuti ha un appalto per nove anni a Foggia per un importo che si aggira sui 200 milioni di euro.

“Abbiamo semplicemente cercato la verità. Le intenzioni erano e sono sempre state la tutela degli interessi dei foggiani, contro un affidamento che serve e conviene ad altri territori. È stato facile? Assolutamente no. Da volontari ci è costato sacrificio, studio, approfondimento. Siamo stati scherniti dalle stesse istituzioni che intendevamo tutelare. Per questo ringrazio chi ci ha sostenuto e chi, contro ogni potere e pressione, ha cercato con noi questa Verità da libero cittadino”, si legge nel post sulla pagina Facebook de ‘La Società Civile’.

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