Il caso Stornarella all’attenzione del Prefetto di Foggia: i consiglieri comunali della minoranza scrivono a Paolo Giovanni Grieco chiedendo l’annullamento della proposta di delibera con cui il sindaco Massimo Colia torna a mettere all’ordine del giorno dell’assemblea l’elezione di presidente e vicepresidente del Consiglio stesso. “Il sindaco di Stornarella prova ancora a nominarsi presidente e vicepresidente del Consiglio comunale per saldare una cambiale elettorale”, dicono …, denunciando l’accapo inserito all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale della cittadina del Basso Tavoliere, convocato per giovedì 6 marzo.

“Già nella seduta del 19 dicembre scorso — ricordano i consiglieri di minoranza —, la maggioranza, a seguito di nostre osservazioni, si vedeva costretto a rinviare il punto all’ordine del giorno che prevedeva la nomina del presidente e vicepresidente del Consiglio comunale”. “I pareri del Ministero dell’Interno non lasciano spazio a interpretazioni diverse — proseguono i consiglieri comunali richiamando la documentazione trasmessa al Prefetto di Foggia — prevedendo, nei casi come quello di Stornarella, che la modifica allo Statuto comunale avvenga nella prima seduta consiliare e che l’elezione delle cariche di presidente e vicepresidente sia possibile alla prima seduta utile successiva all’entrata in vigore della modifica statutaria”.

Per i Comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti, il Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” non prevede le figure del presidente e vicepresidente del Consiglio comunale, organo presieduto dal sindaco, salvo che lo Statuto comunale non preveda diversamente. “È comprensibile la necessità di mantenere certe promesse elettorali, ma non si può interpretare a proprio uso e consumo la legge”, sottolineano i consiglieri comunali di ‘Adesso Stornarella’, preannunciando che “nel caso che la maggioranza vada avanti con arroganza, sfidando il Testo unico degli enti locali, siamo pronti a intraprendere un ricorso per difendere la legalità e il rispetto delle regole democratiche”.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO