Lunedì scorso, a Bari, la Polizia di Stato ha tratto in arresto due persone, un 48enne di Stornara e un 29enne di Cerignola, pregiudicati ritenuti responsabili dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli, commessi in concorso con altre due persone, attualmente rimaste sconosciute.
I poliziotti della Squadra Volante, nell’ambito degli ordinari e costanti servizi di controllo del territorio, verso le 2, mentre transitavano in strada San Girolamo, hanno notato un’autovettura, modello Lancia Lybra di colore scuro, con a bordo quattro individui travisati con passamontagna, il cui conducente, quando si è accorto dell’arrivo dei poliziotti, ha accelerato al fine di sottrarsi al controllo determinando un inseguimento per le vie della città. Giunti all’altezza di via Di Cagno, uno dei passeggeri della Lancia Lybra ha lanciato dal finestrino dei chiodi artigianali, in ferro a quattro punte, solitamente utilizzati per forare gli pneumatici. Gli agenti sono riusciti ad evitare l’impatto con i chiodi ed hanno continuato l’inseguimento fino a via Leoncavallo, quando i fuggitivi hanno abbandonato l’auto tentando di allontanarsi a piedi.
I poliziotti sono riusciti a bloccare immediatamente il 48enne ed il 29enne, nonostante i due abbiano opposto resistenza; in tale frangente, durante una breve colluttazione, il 48enne ha anche colpito uno degli agenti causandogli delle lesioni. Sottoposti a perquisizione, estesa alla vettura, sono stati trovati in possesso di utensili atti allo scasso: tre cacciaviti, un coltello da cucina, un bastone di legno, tre chiodi a quattro punte ed un ariete di circa un metro, di fattura artigianale, celati nel bagagliaio. All’interno dell’abitacolo sono stati inoltre rinvenuti un passamontagna ed un paio di guanti.
I successivi accertamenti hanno consentito di appurare che l’auto non era compendio di furto ed era intestata ad una donna residente a Cerignola. Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso accertamenti per risalire all’identità delle altre due persone che sono riuscite a guadagnare la fuga.
Comunicato Stampa