Non c’è più tempo per un appello, c’è solo inferno o paradiso, dentro o fuori la lotta per la retrocessione. Foggia e Livorno, nel giorno di Pasquetta, giocano allo Zaccheria una partita che rappresenta un crocevia fondamentale vista la posizione di entrambe le squadre e di concerto gli incastri nelle altre partite della 34esima giornata della Serie BKT. Tante le soprese in casa Foggia, con Grassadonia che si affida agli esterni d’attacco Cicerelli-Matarese, con Mazzeo punta centrale e Busellato a centrocampo. Alle soprese dei satanelli risponde Breda con il solito Diamanti a cui i toscani si aggrappano per i sogni di permanenza in B.
PRIMO TEMPO. Prima frazione di gioco che inizia in maniera scoppiettante, nonostante la posta in palio sia alta. Il primo lampo è di Mazzeo al terzo minuto con una bella volé di sinistro che finisce non di molto alta sulla traversa. Ma il Foggia sembra aver iniziato bene la partita e trova subito il vantaggio anche con un pizzico di fortuna. Cicerelli, tra i migliori, si incunea sulla sinistra e dopo un dribbling ubriacante fa partire un cross al centro che trova la deviazione fortuita di Di Gennaro per il vantaggio rossonero. La reazione del Livorno non si fa attendere, con un bel tiro di Diamanti che però non inquadra lo specchio all’11esimo. Sull’altro fronte si fa vedere ancora Cicerelli che con un tiro da fuori trova ancora la deviazione di Di Gennaro, ma questa volta la palla non finisce in rete. Salgono i giri nel motore dei rossoneri e in una situazione dubbia, con l’arbitro che aveva alzato la bandierina per fuorigioco, Busellato si trova solo davanti al portiere ma il suo tiro si infrange contro Zima. L’azione più pericolosa del Livorno arriva al 19esimo da una bella girata in area di rigore di Raicevic, ma Leali è attento e devìa in angolo. I toscani vanno ancora vicini al gol del pareggio con un fendente di Diamanti dalla sinistra che trova il prolungamento di Gonnelli, ma Di Gennaro non riesce a ribadire in rete. Al 39esimo Busellato mette al centro per Mazzeo che si coordina ma Zima chiude lo specchio. Sugli sviluppi dell’azione arriva un cross a tutto campo di Gerbo che trova sul palo lontano la deviazione di piattone di Kragl che vale il 2-0. Dopo il doppio vantaggio finisce il primo tempo, senza minuti di recupero.
SECONDO TEMPO. Il Livorno ha subito un’occasione per dimezzare lo svantaggio. Eguelfi affonda sulla sinistra e scarica per il nuovo entrato Murilo (al posto di Rocca), il cui sinistro si infrange sull’attento Leali. Il Foggia, spaventato dall’occasione subita, torna a spingere sull’acceleratore e va vicino al gol ancora con un guizzo di Matarese, Zima respinge e Mazzeo non riesce a ribadire in rete da posizione defilata. Dall’altra parte c’è Murilo che è tra i più vivaci e prova a guidare la risalita dei suoi. Mazzeo non approfitta dello scivolone di Di Gennaro in un importante contropiede 3vs2 per il Foggia al minuto 56. Dagli sviluppi del calcio d’angolo Gerbo si libera sulla lunetta ma il suo tiro finisce fuori. Dopo una conclusione interessante di Kragl, arriva un cambio familiare per il Foggia: Breda fa entrare Gori (ex rossonero), al posto di Raicevic. Grassadonia dal canto suo risponde chiamando in campo Iemmello al posto di Matarese, autore di una buona partita. Ma la legge dell’ex punisce i rossoneri e il Livorno accorcia il passivo grazie ad un sinistro al volo di Gabriele Gori, pescato in area da un calcio di punizione di Diamanti. E’ il momento di gestire e tenere il pallone, per questo Grassadonia fa entrare Agnelli al posto di Busellato. Ma sono le palle alte a trafiggere ancora il Foggia, ancora con Gori, indiavolato davanti alla sua ex squadra. Al minuto 75 l’attaccante sale in cielo e pesca un’altra palla al volo di testa che viene depositata nell’angolo lontano alle spalle di Leali: impatto devastante per il primavera Fiorentina che mette in pari il match. Dopo il pareggio Grassadonia toglie una punta (Cicerelli) e inserisce un centrocampista, Ciccio Deli. Il Dio del calcio, al minuto 84, si ricorda di tutti i penalty subiti nel finale dai rossoneri e confeziona un rigore per il Foggia, dopo un’incursione di Ranieri, sgambettato in area. Sul pallone bollente va Fabio Mazzeo che tira sul palo il calcio di rigore, dopo una provvidenziale deviazione di Zima. La reazione rabbiosa del Foggia arriva, con Agnelli che si fa ammonire ed essendo diffidato salterà la partita contro la Cremonese. I rigori sono affare da ultimo minuto e vanno sempre nella direzione di ferire i rossoneri. Al II minuto di recupero Billong abbraccia Giannetti e Fournou concede rigore, mostrando il rosso al difensore francese. Giannetti calcia centrale e Leali si supera tenendo a galla i suoi fino alla fine. Finale incredibile allo stadio Zaccheria con il Foggia che potrebbe anche passare in vantaggio, ma la partita, dopo sei minuti di recupero, finisce così.
L’unica notizia buona per i rossoneri è il risultato di Ascoli, dove la squadra di casa ha battuto il Venezia per 1-0. Stante così le cose i rossoneri giocherebbero il play off con i lagunari. Ma ci sono ancora quattro partite, a partire da quella con la Cremonese che si terrà domenica 28 aprile allo Zini.
TABELLINO 2-2
Foggia (3-5-2): Leali; Loiacono, Billong, Ranieri; Gerbo, Busellato (Agnelli 72′), Greco, Cicerelli (Deli 79′), Kragl; Matarese (Iemmello 67′), Mazzeo.
All.: Sig. Grassadonia
Livorno (3-5-2): Zima; Gonnelli, Di Gennaro, Boben; Kupisz, Agazzi, Rocca (Murilo 46′), Luci, Eguelfi; Diamanti (Giannetti 88′), Raicevic (Gori 63′).
All.: Sig. Breda
GOL: Di Gennaro (A), Kragl, Gori, Gori