Oggi al multisala “La Città del Cinema” (in piazzale Anna De Lauro Matera, a Foggia) si sono svolte le prove ministeriali per l’ammissione ai corsi di laurea a numero programmato in Medicina e Chirurgia (100 posti banditi) e Odontoiatria e Protesi dentaria (altri 50) dell’Università di Foggia: 735 le domande pervenute, ma a presentarsi ai test sono stati in 712. Le operazioni di identificazione dei candidati hanno avuto inizio alle 7,30 e sono proseguite fino alle 10,30, mentre il via alla selezione è scattato alle 11,00 (come nel resto d’Italia). Cento minuti a disposizione di ciascun concorrente, durante cui rispondere a 60 quesiti con soluzione multipla.
Come sempre numeri importanti quelli dei test per l’ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria, numeri che hanno impegnato a fondo la macchina organizzativa dell’Università di Foggia: per l’occasione dispiegate 74 unità del personale Tecnico-Amministrativo in 6 sale de “La Città del Cinema”. Tra le curiosità di giornata l’età della più giovane concorrente (una donna del 2002, 17 anni) e quella del più adulto (un uomo 53enne). I candidati provenivano da diverse regioni italiani, tra le più distanti Sicilia e Calabria, ma anche dall’estero (una candidata è arrivata dall’Albania).
«Tutto si è svolto regolarmente – argomenta il Direttore generale dell’Università di Foggia, dott.ssa Teresa Romei – grazie alla maturità dei candidati e soprattutto grazie allo spirito di collaborazione del nostro personale, sia tecnico-amministrativo che docente. Insieme al Rettore, prof. Maurizio Ricci, intendo ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile l’allestimento e l’organizzazione di questa giornata, trascorsa senza intoppi e senza problemi. Indipendentemente dalle diverse opinioni che se ne possono avere, questi test così severi e selettivi rappresentano il primo step per la carriera dei medici di domani. A tutti i concorrenti che, per poterli sostenere hanno dovuto fare sacrifici, non può che andare il nostro più sincero in bocca al lupo».
Comunicato Stampa
UNIFG