E’ terminata la folle fuga di Cristoforo Aghilar, l’omicida di Filomena Bruno che lo scorso 9 marzo era evaso dal carcere di Foggia, in piena emergenza Coronavirus. Questa mattina i Carabinieri hanno spiegato i dettagli dell’operazione e fornito i numeri del grande dispiegamento di forze dell’ordine che ha consentito la cattura dell’evaso, a quasi cinque mesi dalla sua fuga. Nel frattempo la comunità di Orta Nova può tirare un sospiro di sollievo.
Infatti da mesi la famiglia della donna assassinata doveva osservare delle rigide misure di sicurezza, con costanti pattugliamenti e presidi dei Carabinieri per evitare che Aghilar potesse tornare in azione. Alla notizia dell’arresto il sindaco di Orta Nova, Domenico Lasorsa, ha espresso soddisfazione:
“Un ringraziamento a tutti i carabinieri che in questi mesi complicati si sono adoperati nella cattura dell’evaso Cristoforo Aghilar ma anche nel tutelare la famiglia di Filomena Bruno” – sottolinea il primo cittadino. “Sono stati giorni di paura e di tensione nel nostro paese ma ora, invece, possiamo dire che la nostra comunità torna a respirare. Ancora una volta ci uniamo al coro unanime nel chiedere giustizia per Filomena Bruno affinché mai più ci possano essere casi analoghi in futuro”.
Nel corso della conferenza stampa presso la Caserma dei Carabinieri il Procuratore Capo Ludovico Vaccaro ha elogiato l’operato della “squadra Stato” e riportato i numeri dell’operazione, con centinaia di perquisizioni, decine di intercettazioni telefoniche ed ambientali effettuate tra Orta Nova e Minervino Murge, luogo dove poi è stato catturato l’evaso. Aghilar avrebbe cambiato almeno dieci rifugi. E’ stato necessario anche il coinvolgimento dei Servizi Informativi che hanno appurato un progetto di espatrio verso l’est Europa. All’atto della cattura il fuggitivo non ha opposto resistenza e si è complimentato con i Carabinieri.
Nel frattempo, sulle colonne dell’Ansa è intervenuto l’avvocato della famiglia Bruno, Michele Sodrio, che ha espresso soddisfazione per l’arresto di Aghilar ma al contempo ha ribadito le richieste della parte lesa. “Chiediamo un milione e 600 mila euro di risarcimento perché Filomena Bruno prima di essere uccisa aveva denunciato più di una volta le minacce ricevute da Aghilar: aveva chiesto disperatamente protezione per sé e per la sua famiglia. Ma non è stata adeguatamente protetta”, ha dichiarato Sodrio.
LE IMMAGINI DELL’ARRESTO