“Il prossimo primo settembre oltre 9.000 famiglie che contavano sul buono educativo regionale non potranno iniziare la frequenza dei Servizi Educativi per la Prima Infanzia quali Asilo nido, Sezioni primavera e Centri ludici. Oggi, l’avviso rivolto ai nuclei familiari per l’accesso ai buoni educativi non è stato ancora pubblicato. I bambini della nostra regione non avranno le stesse possibilità di crescita culturale e sociale, le loro mamme non potranno avere la tranquillità di poter continuare a lavorare o
studiare. La regione ha abbandonato le famiglie, infatti, anche se nei prossimi giorni l’avviso sarà pubblicato, i bambini non potranno fequentare perché le graduatorie saranno pubblicate, forse, nel mese di ottobre. Gestori ed Educatrici sono pronti ad accogliere i nostri più piccoli affinché diventino “grandi”, ma chi non avrà la possibilità di pagare una quota di oltre 700 euro mensili non potrà frequentare”
Il Presidente della FISM Puglia, Fabio Daniele, con queste parole illustra il quadro della situazione in cui si trovano coinvolte le famiglie pugliesi, ma anche migliaia di educatrici e personale dei servizi generali dei servizi educativi che possono perdere il loro lavoro a causa dei ritardi ingiustificati della Regione.
“La soluzione può essere trovata, continua Fabio Daniele. L’Assessorato all’Istruzione pubblichi subito l’avviso in cui si impegna con le famiglie e i gestori affinché tutte le domande, anche se fatte dopo il primo settembre, trovino comunque copertura finanziaria. L’impegno, ovviamente dovrà essere scritto chiaramente ed inequivocabilmente nell’avviso rivolto alle famiglie”.
E’ questo un ulteriore suggerimento che la FISM propone alla Regione Puglia. La stessa Regione, tra l’altro, ha ritenuto di dover aprire una finestra straordinaria che ha consentito di effettuare ad altri servizi
educativi l’accreditamento nel catalogo telematico dando così a molte famiglie maggiori possibilità per accedere ai Buoni educativi zero/tre anni. “Una iniziativa lodevole che contrasta con il ritardo nella pubblicazione dell’avviso e con l’incertezza che le famiglie e i gestori dei servizi avranno sulla copertura finanziaria.” La Regione Puglia negli ultimi anni ha approvato importanti provvedimenti, di natura strategica e programmatoria, in esito a percorsi partecipativi ampi e qualificati, per attuare politiche di sostegno in tema di minori, famiglie e universalità nell’accesso all’istruzione. A tal proposito, il 17 marzo 2021, attraverso una comunicazione programmatica alla Giunta Regionale, è stato presentato in Puglia il
documento di indirizzo per una strategia regionale per il contrasto alla povertà educativa. Inoltre, con la Deliberazione della Giunta regionale del 15 settembre 2021, n. 1466, è stato approvato il documento strategico “Agenda di genere. Strategia Regionale per la Parità di Genere in Puglia” nel quale si afferma che “Esiste in Puglia un ampio margine di miglioramento per l’intero sistema di offerta dei servizi di educazione e di istruzione, che costituiscono, secondo l’opinione unanime emersa dalla concertazione partenariale, una precondizione essenziale per incidere sull’organizzazione delle famiglie e specificamente delle giovani donne con figli in età prescolare e scolare”. “Ora, conclude Fabio Daniele, è chiaro che la Regione ha una ottima programmazione e grandi obiettivi strategici, che non possono essere compromessi.