Come già riportato da alcune testate giornalistiche, si sono concluse le attività dei consulenti tecnici nominati dal pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Foggia, i quali hanno depositato gli esiti degli esami autoptici eseguiti sui corpi di quindici pazienti riesumati nel corso delle indagini.

La Procura della Repubblica di Foggia, come ormai è noto, aveva disposto l’autopsia su alcuni pazienti la cui morte avvenuta presso l’Hospice di Torremaggiore tra l’ottobre 2022 ed il marzo 2023  era risultata sospetta e, questa mattina, la medicina legale ha confermato per 12 dei 15 pazienti, tracce di Midazolam e Promazina nel sangue, pur non essendo medicinali prescritti nel piano terapeutico.

La ricerca di tali farmaci, con principio attivo che agirebbe sul sistema nervoso per indurre i pazienti ad un rilassamento muscolare, era finalizzata a verificare se fossero state somministrate sostanze potenzialmente in grado di causare la morte dei pazienti.

Sebbene tali medicinali siano comunemente utilizzati come sedazione terapeutica e ridurre lo stato di sofferenza nei malati terminali, necessitano comunque di una prescrizione medica, totalmente assente sui quindici corpi disseppelliti.

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