Che cos’è l’incontro con l’altro? È musica, parole, sguardi, ritmo, gioco, danza, cibo, arte, bandiere, colori. È voglia di conoscere, avvicinarsi alle storie, conoscere gli altri. La “Giornata Mondiale del Rifugiato” che ha animato a Foggia Viale XXIV Maggio è stato un contenitore di emozioni, volti e persone che nel rito dell’incontro hanno avuto modo di conoscersi, ballare, chiacchierare con la voglia di riflettere e sensibilizzare la comunità sul tema dei rifugiati, di chi è costretto a lasciare il proprio Paese a causa di guerre, violenze, persecuzioni. Secondo l’ultimo Rapporto Global Trends del 2024 dell’Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati il numero complessivo di persone costrette alla fuga a maggio di quest’anno tocca i 120 milioni. Il numero di rifugiati e di altre persone bisognose di protezione internazionale è salito a 43,4 milioni.  

Mostra dei prodotti realizzati dai beneficiari dei SAI, spettacoli con fuoco e di equilibrismo, giochi per bambini, attività ludiche, trucca bimbi, laboratorio di bolle di sapone, treccine africane, danze popolari, stand delle culture, concerto a cura dell’Orchestra Popolare di Via Leuca, Dj Set. E ancora: la premiazione del “Torneo di calcetto per l’integrazione – Francesco Ginese” e la presentazione dei progetti di accoglienza dei migranti. Voci, colori, arti per avvicinare la comunità foggiana al tema dei rifugiati e dei migranti, incontrando le loro storie, scoprendo le loro qualità artistiche, gustando i loro piatti, giocando insieme. Un’occasione per ascoltare voci, storie, testimonianze dei beneficiari che sono stati ospiti o che sono oggi accolti in diversi progetti SAI – Sistema di Accoglienza ed Integrazione presenti nei nostri territori quali servizi integrati di accoglienza destinati a rifugiati, minori stranieri non accompagnati, richiedenti e titolari di protezione internazionale: Manfredonia, Orsara di Puglia, Candela, Bovino, Cerignola, Casalnuovo Monterotaro, Foggia, Poggio Imperiale, Stornara, Lucera, San Ferdinando di Puglia.

In provincia di Foggia, quindi, al momento sono 19 i progetti SAI presenti, di cui 12 ordinari, 6 per minori non accompagnati ed 1 per vulnerabili. «Al 31 maggio di quest’anno i progetti di accoglienza Sai attivi in Italia sono 882, così suddivisi: 634 ordinari, 208 minori stranieri non accompagnati, 40 vulnerabili, per un totale di oltre 41mila posti di accoglienza» ha detto Virginia Costa, responsabile del servizio centrale Sai, intervenuta a Foggia in occasione del seminario “Se lo Sai accogli” organizzato nei giorni scorsi. «L’accoglienza nel Sai è temporanea. Le persone devono essere protette, seguite, introdotte nel tessuto sociale e lavorativo delle comunità, affinché possano essere autonome quando terminano il percorso, a partire dall’inclusione occupazionale». Dietro i numeri dell’accoglienza, ci sono le storie delle persone. Sono state presenti all’iniziativa anche Maria Aida Episcopo, sindaca di Foggia, ed Alice Amatore, assessora comunale alla Cultura, ribadendo l’importanza di questa giornata e di organizzarla nel quartiere della stazione, multietnico e multicolore location ideale da valorizzare anche con iniziative di questo genere.  

Tutte le iniziative nascono dalla rete informale di realtà impegnate nel campo dell’accoglienza e dell’immigrazione che coinvolge: Medtraining, Arci Comitato Provinciale di Foggia, Mondo Nuovo, cooperativa Arcobaleno, Solidaunia, Fratelli della Stazione, Csv Foggia, Parcocittà, Anolf Cisl, Acli provinciali di Foggia, Casa Sankara, Cgil, Uil, Cisl, San Giovanni di Dio, consorzio di cooperative sociali Oltre / la rete di imprese, Oronero, Un Sorriso per tutti, SocialService, Consorzio Aranea, Le Bigotte, Carovana folk art e il patrocinio del Comune di Foggia e della Provincia di Foggia. 
Nel calendario degli eventi, rientra anche il convegno “Sfruttamento del lavoro e caporalato”, in programma lunedì 24 giugno, alle ore 17.00, nell’aula magna “Francesco Maria Silla” del Dipartimento di Giurisprudenza di Foggia. Nell’occasione saranno presentati i due volumi “Per motivi di giustizia” e “Sfruttamento e Caporalato in Italia. Il ruolo degli enti locali nella prevenzione e nel contrasto” di Marco Omizzolo, sociologo, presidente di Tempi Moderni e docente a contratto di Sociopolitologia delle migrazioni dell’Università Sapienza di Roma. Inoltre, la rete informale promotrice di tutte le attività, sta lavorando per organizzare nei prossimi mesi nel territorio della provincia di Foggia un momento di formazione nazionale destinato ai responsabili e a gli operatori dei progetti SAI.

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