Valorizzare quanto resta dei tratturi, recuperando le sparute tracce di quella transumanza che tanta parte ha avuto nella storia della città. Riportare Foggia nel tracciato della Via Francigena, da cui è stata esclusa, anche perché oggi i tratturi sono percorsi storici che costituiscono un patrimonio culturale da valorizzare e preservare.
Questo è quanto chiede il circolo Auser di Foggia in un articolato documento inviato alla Sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, ed alla Vicesindaca ed Assessore all’Ambiente, Lucia Aprile. L’associazione per l’invecchiamento attivo ha svolto negli scorsi mesi un’approfondita attività di studio sul tema della transumanza e dei tratturi, con seminari e visite sul campo, che rappresentano già in sé stessi una conferma dell’importanza di questo pezzo di storia del capoluogo dauno.
La transumanza ha recentemente ottenuto il riconoscimento dell’Unesco quale patrimonio immateriale dell’umanità, ma a Foggia assai poco è stato fatto, fino ad oggi, per cogliere valorizzare questa opportunità.
«In quanto sede storica della regia Dogana delle Pecore e per i tanti tratturi e tratturelli che attraversano il suo abitato per aprirsi verso centinaia di altre città, Foggia può essere a buon diritto essere definita la Capitale secolare dei tratturi e delle transumanze» si legge nel documento, che sottolinea l’attualità della questione anche per le notevoli opportunità turistiche e culturali prodotte dal riconoscimento Unesco e dalla generale rivalutazione della civiltà della transumanza. «Oggi – scrive ancora l’Auser – non vi sono più le transumanze storiche, ma i tratturi, sia pure ridotti di numero e di grandezza, offrono ancora, non solo prodotti della terra e dell’allevamento di notevole qualità, ma anche cultura locale, architettura rupestre, diversità biologica e grandi valori ambientali, che possono concorrere a favorire lo sviluppo del territorio e delle sue aree interne e di un turismo legato alla mobilità dolce, lenta, accessibile a tutti, un turismo in costante ascesa.»
Il documento elenca diverse proposte in questa direzione. Tra le più suggestive, ed anche più rapidamente cantierizzabili in quanto non necessiterebbe di ingenti finanziamenti, il recupero degli antichi tratturi, se non altro nella toponomastica cittadina, inserendo nelle targhe stradali la locuzione: «già tratturo», con l’antica denominazione. Considerato inoltre che gli ingressi alla città sorgono tutti su vecchi tratturi potrebbero essere attrezzati e resi visibili ai cittadini contribuendo a rendere la città più bella ed attrattiva.
L’Auser insiste anche sulla necessità di completare il percorso faticosamente intrapreso per il recupero del capoluogo dauno nel tracciato della via Francigena, dalla quale rimase inopinatamente escluso. La città di Foggia è stata recentemente ammessa nell’Associazione Europea delle Vie Francigene. Valorizzare i tratturi e la transumanza potrebbe essere un buon viatico in questa direzione in quanto, come ricorda il documento dell’Auser, «la via Francigena-Micaelica corrisponde per lunghi tratti ai tratturi, come il Camporeale – Foggia, il tratturello via Traiana, il Foggia- Campolato.»
L’attività di riscoperta e valorizzazione della transumanza e dei tratturi avviata dal Circolo Auser di Foggia proseguirà anche nei prossimi mesi, con un atto di particolare valore simbolico e culturale: il gemellaggio con il Circolo Auser Insieme dell’Aquila, a ricordo del più grande tratturo che collegava il capoluogo abruzzese con Foggia. In un incontro svoltosi a Lanciano, le delegazioni dei due circoli hanno stilato l’atto di gemellaggio, che verrà sottoscritto e formalizzato nel prossimo mese di settembre. L’obiettivo è «valorizzare e promuovere il patrimonio materiale e immateriale della tradizione della transumanza e delle sue vie costituite dai tratturi, nella consapevolezza che questo rappresenta una radice culturale comune ai nostri territori e la cui memoria merita di essere conservata e tramandata, anche a beneficio delle future generazioni.»
All’incontro hanno partecipato, per l’Auser di Foggia, il presidente Tonino Soldo, la vicepresidente Cesira Tartaglia, Aldo Fratta, componente del direttivo e Angelo Colangione. La delegazione abruzzese era composta, tra gli altri, da Angelo De Simone, presidente Aquila Insieme, Virginia Colalongo, presidente Auser Chieti e Antonio Ucci, presidente Auser Lanciano, Carmine Santarelli.