Sta lentamente rientrando alla normalità la situazione a Baia San Felice, a Vieste, dopo il vasto incendio che ieri ha colpito oltre 50 ettari di bosco. Sono rientrati nel villaggio i 600 turisti che erano stati evacuati per essere messi in sicurezza, mentre sul posto stanno ancora operando due squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Foggia, che stanno ultimando le operazioni di bonifica della zona, per evitare che le fiamme possano riprendere.

E mentre ci si interroga sulla necessità di posizionare in futuro videocamere o fototrappole nella zona, sul caso indaga anche la Procura della Repubblica di Foggia, dopo il ritrovamento dei carabinieri forestali sul luogo dell’incendio di alcuni oggetti che non lascerebbero dubbi sulla natura dolosa del rogo.

L’Ente parco nazionale del Gargano esprime vicinanza alla Comunità viestana per l’incendio che si è sviluppato. “Anche l’incendio propagatosi ieri in località Baia San Felice, nel territorio del Comune di Vieste, quasi certamente è di natura dolosa e mette ancora una volta in evidenza non solo l’esistenza nella nostra realtà territoriale di menti criminali capaci di procurare enormi danni ambientali – oltre che mettere a repentaglio la sicurezza e la vita di numerosi individui – pur di perseguire i loro insani obiettivi, ma anche la complessa articolazione del nostro territorio che per la sua caratterizzazione orografica risulta spesso inaccessibile e non consente alle forze del soccorso di agevolmente, ovvero celermente, raggiungere i siti oggetto di sorveglianza e/o d’intervento. Come pure, questo evento pone ancora una volta in risalto la necessità di accorciare i tempi di intervento della funzione di Direzione delle Operazioni di Spegnimento (DOS) sull’incendio. Al netto delle facili chiacchiere e speculazioni che possono esser fatte a danno avvenuto, l’Ente parco vuole richiamare l’attenzione degli enti territoriali e sovra-territoriali sulla necessità di creare infrastrutture di sistema utili ad affermare una costante attività di sorveglianza territoriale che possa allertare immediatamente al verificarsi delle prime avvisaglie di criticità chi deputato ad intervenire. In questo senso, così com’è stato riportato ed evidenziato in più sedi istituzionali dall’Ente parco, le moderne tecnologie aeree possono certamente svolgere un importante ruolo, ma c’è anche da dire che queste presuppongono ingenti investimenti che potrebbero esser resi praticabili soltanto attraverso un’auspicabile sinergia interistituzionale da cui non può che discendere una maggiore tutela del nostro ecosistema ma anche l’incolumità e la sicurezza delle persone”, ha commentato il Presidente Pazienza.

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