Giovedì 9 gennaio è stato inaugurato il progetto “Pomodoro Revolution”, finalizzato alla realizzazione di interventi per il potenziamento produttivo di un bene confiscato alla mafia, attualmente gestito dalla cooperativa Pietra di Scarto.

Il Comune ha avviato lavori per un valore complessivo di quasi 500mila euro, finanziati attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). All’inaugurazione erano presenti il sindaco Francesco Bonito, la vicesindaca Maria Dibisceglia, l’sssessore ai Lavori Pubblici Michele Lasalvia e il presidente della cooperativa Pietra di Scarto, Pietro Fragasso.

“Il termine revolution, rivoluzione, è associato al pomodoro, prodotto simbolo del nostro territorio – ha spiegato il presidente Fragasso –. L’obiettivo è rafforzare ulteriormente la missione che i beni confiscati svolgono nei territori: un ribaltamento del paradigma tipico della criminalità organizzata”. La vicesindaca Dibisceglia ha espresso la sua gratitudine alla cooperativa Pietra di Scarto, definendola “espressione del ruolo sociale che state ricoprendo per la nostra città. La vostra opera encomiabile è fondamentale per diffondere una cultura della legalità che, nonostante le difficoltà oggettive, è viva e sta prendendo sempre più piede.”

L’assessore Lasalvia si è soffermato sugli interventi che verranno completati entro il 29 aprile 2025, data prevista per la conclusione dei lavori sul bene confiscato: “Innanzitutto, potenzieremo le prestazioni energetiche mediante la sostituzione dell’impianto fotovoltaico attualmente presente. Inoltre, saranno eseguiti lavori per migliorare l’efficienza termica della struttura. Prevediamo l’installazione di un nuovo ascensore, un impianto di ventilazione e un sistema di sorveglianza potenziato, con nuove videocamere e un moderno impianto d’allarme. Infine, sarà realizzata una sala dedicata alle attività didattiche, dove verranno illustrati i processi produttivi e di lavorazione del pomodoro.”
“Cerignola ha un grande bisogno del vostro esempio,” ha evidenziato il sindaco Bonito, rivolgendosi agli operatori della cooperativa. “Ognuno di voi incarna i valori appresi dalle rispettive famiglie. Se siete brave persone, lavoratori e portatori di ideali, è perché avete assorbito questi principi in famiglia. Grazie al vostro esempio, le persone imparano, comprendono, si formano e infine agiscono.”

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