Il progetto Bibliolettura dell’ IC Giovanni Paolo  I di Stornara , giunto al secondo anno, alza l ‘asticella e apre le porte della biblioteca scolastica intitolata a Binca e Hristo, bambini stranieri morti nel ghetto di Stornara qualche anno fa, alle famiglie dei rifugiati politici. L’incontro si è svolto venerdi 4 aprile: un momento emozionante di condivisione tra gli alunni della scuola secondaria di I grado guidati dalla prof Carla Russo e un gruppo nutrito di rifugiati politici provenienti da tutto il mondo della Cooperativa sociale Aladino  coordinati  dalla Dott.ssa Iossa, responsabile del progetto SAI.

L’ incontro è stato fortemente voluto dalla dirigente scolastica Matilde Iaccarino e dalla referente della Biblioteca  Brigida Andreano nell’ ottica di calare  i molteplici progetti culturali che nascono nella biblioteca scolastica nel tessuto sociale, civile e politico della piccola città di Stornara e dell’ intera comunità. “ L’interesse e l’entusiasmo mostrato dalla cooperativa sociale Aladino per la nostra iniziativa, è stato immediato – spiega Andreano – far incontrare i nostri alunni con le storie di vita di queste persone, famiglie, accolte nel nostro paese, fa di questo incontro un momento vero di grande crescita umana e civile dei nostri alunni. Il progetto Bibliolettura vuole far  incontrare L’Altro attraverso la lettura ad alta voce, le riflessioni della pagina scritta: questo è il nostro obiettivo”. Letture condivise, doni, scambi di esperienze si sono concretizzati nello spazio umano che è diventata la biblioteca scolastica dell’ istituto. “ Da questo incontro nasceranno altre iniziative della nostra scuola rivolte alle famiglie di studenti immigrati, pensiamo a giornate scolastiche condivise tra genitori e figli, a lezioni comuni per far conoscere ,soprattutto alle donne madri, la cultura, la lingua del luogo che accoglie i loro figli , sempre nell’ ottica di una autentica inclusione. Un percorso di accompagnamento per la vera integrazione in una scuola che ormai rappresenta un  luogo  di cultura, sperimentazione didattica e di crescita umana e civile dei ragazzi“, conclude la Dirigente Scolastica Matilde Iaccarino.

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