Si infittisce il quadro relativo alla morte di una bambina di soli due anni, avvenuta lo scorso 28 novembre presso Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo (FG). La piccola è arrivata presso il nosocomio di San Pio il 23 ottobre scorso, dopo un trasporto in codice rosso. La bambina ha perso conoscenza dopo essere caduta malauguratamente in un pozzetto della fogna nera presente all’interno del cortile della sua abitazione, in contrada Santa Tecchia, in agro di Manfredonia.
La madre ha subito allertato il 118 per prestare alla figlia le cure del caso. Dopo aver registrato l’impossibilità del ricovero presso l’ospedale di Manfredonia, sprovvisto di rianimazione, la piccola è stata assegnata a Casa Sollievo della Sofferenza, dove in seguito a tre operazione è stato riscontrato il decesso, nella data del 28 novembre 2020. Su questo drammatico avvenimento la Procura di Foggia ha aperto un’indagine, volta a fare luce su tutte le condotte causalmente collegate al nefasto evento.
Sull’avvenimento l’avvocato Luigi Sauro, in qualità di difensore della madre della vittima, ha introdotto un’agguerrita difesa: “Abbiamo provveduto negli scorsi giorni a depositare una querela da parte dei familiari della bambina deceduta, i quali di volta in volta hanno ricevuto numerose rassicurazioni sui miglioramenti delle condizioni di salute della loro figlia. Al netto di eventuali concorsi ci pare giusto fare luce sulla degenza della bambina presso Casa Sollievo della Sofferenza, soprattutto per valutare le eventuali negligenze, imprudenze e condotte imperite del personale medico – sanitario”. Al momento la tesi difensiva proposta dall’avvocato Sauro non è stata esclusa dal Sostituto Procuratore, titolare del procedimento che indaga per omicidio. Grazie a questa attività difensiva, saranno poste al vaglio tutte le condotte rilevanti volte a dare spiegazioni e responsabili per questo drammatico fatto di cronaca.