Questa mattina, presso la Prefettura a Foggia sono state poste le basi per il futuro del Cara di Mezzanone, una struttura che negli anni ha generato grandi problemi per ciò che riguarda l’accoglienza ma anche l’ordine pubblico. Alla presenza del Prefetto di Foggia Raffaele Grassi, del Capo Dipartimento delle Libertà Civili e l’Immigrazione Michele di Bari, del Procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro, del Presidente della Regione Michele Emiliano, del presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, del vice Presidente regionale Raffaele Piemontese è stato firmato il Protocollo d’Intesa per la riconversione in foresteria regionale del C.A.R.A. di Borgo Mezzanone.
“Con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa che prevede la riconversione in foresteria del C.A.R.A. di Borgo Mezzanone, lo Stato, nelle sue diverse articolazioni, afferma la sua presenza sul territorio agevolando processi di inclusione attiva dei migranti impegnati nel settore agricolo della Capitanata” – ha affermato il presidente della provincia di Foggia Nicola Gatta, all’atto della firma. “La Provincia darà il suo contributo fattivo mediante l’attuazione degli interventi previsti nel progetto di Bonifica e valorizzazione del Campo di Borgo Mezzanone, finanziato dal Contratto Istituzionale di Sviluppo per la Capitanata, che la Provincia di Foggia ha promosso. Si tratta di un programma di azioni mirate che i soggetti istituzionali, ognuno per quanto di competenza, svolgeranno in modo coordinato e sinergico per il superamento della piaga del caporalato”.
Soddisfatto anche il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, che in giornata ha attraversato la Puglia toccando luoghi simbolo della legalità, in un momento che da questo punto di vista è stato definito “complicato” dallo stesso presidente pugliese. “Questi – ha detto Emiliano dalla Prefettura a margine della sottoscrizione del Protocollo d’Intesa per la riconversione in foresteria regionale del C.A.R.A. di Borgo Mezzanone – sono periodi complicati per tutte le istituzioni, anche per la magistratura pugliese, ne sono successe di tutti colori, lo dico da magistrato e la cosa mi ha afflitto moltissimo. Sono stati tanti i problemi delle istituzioni politiche, ci sono problemi economici, ci sono persone che si comportano male e soprattutto ci sono problemi di mafia pesantissimi che vanno affrontati oggi”.