Il Consiglio dei Ministri nella riunione del pomeriggio del 5 agosto 2021 ha ratificato la proposta di scioglimento del Consiglio comunale di Foggia per infiltrazioni mafiose avanzata dalla commissione di accesso agli atti e portata all’attenzione del Governo dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Il provvedimento è diventato ufficiale e operativo dopo la firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La città capoluogo aveva già sciolto l’assise consiliare dopo le dimissioni del sindaco Franco Landella per le indagini che lo riguardano. Con questo ultimo provvedimento tramonta però l’ipotesi che Foggia possa andare al voto già il 3 e il 4 ottobre, nella tornata delle elezioni amministrative che vedrà coinvolti numerosi centri della Capitanata. Il commissariamento, infatti, potrebbe protrarsi anche fino al 2023.

Quello di Foggia è il secondo comune capoluogo di provincia sciolto per mafia nella storia della Repubblica Italiana e il quinto nella provincia di Foggia, nel giro di pochi anni, dopo i Comuni di Monte Sant’Angelo, Mattinata, Manfredonia e Cerignola.



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