“Dopo quattro anni, finalmente gli ex lavoratori della SIA srl ormai fallita hanno incassato una parte delle somme dovute: questa Amministrazione, sostituendosi alla Curatela Fallimentare, ha anticipato parzialmente i corrispettivi in modo da arrecare il minor disagio possibile per una vicenda sulla quale speriamo che la magistratura faccia il suo corso in tempi rapidi”. Il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, esprime soddisfazione per l’avvenuta corresponsione degli stipendi arretrati degli ex lavoratori di SIA srl, la società dei rifiuti fallita nel 2018 sotto la gestione Metta: da allora oltre 100 dipendenti hanno dovuto attendere ben quattro anni prima di vedere riconosciuto il frutto del proprio lavoro dopo la sentenza del Tribunale di Foggia che ha decretato la fine della SIA srl.
“Dopo una costante interlocuzione con i cento lavoratori, con i loro legali e con i sindacati – rimarca l’assessore all’ambiente Mario Liscio- questa Amministrazione ha deciso di sostituirsi alla Curatela Fallimentare per erogare una prima tranche di arretrati. Adesso dovrà essere il Fallimento a completare il pagamento, speriamo in tempi stretti”.
“Si tratta di una cifra, pari a 300mila euro, che il Comune anticipa in favore delle maestranze. Da parte nostra – prosegue Liscio- vi è stato da subito il massimo impegno: avevamo promesso di risolvere questa controversia, per quanto di nostra competenza, e in tempi brevi lo abbiamo fatto. Trattandosi di ‘creditori privilegiati’ siamo certi che la Curatela possa estinguere l’intero importo con rapidità, anche perché i ritardi si abbattono su persone incolpevoli che hanno subito la sciatteria e l’incapacità gestionale di chi ci ha preceduto”.
“Abbiamo mantenuto il nostro impegno, ma non sarà l’unico, perché – conclude il sindaco Bonito- su questa vicenda molti aspetti rimangono in chiaroscuro. Oltre a pagare gli stipendi arretrati dei lavoratori, abbiamo contestualmente inviato una comunicazione alla Procura per fare luce sui crediti monstre richiesti da uno stretto collaboratore di Metta, che ha acquisito incarichi per oltre 700mila euro in un solo anno, mentre i lavoratori hanno dovuto attendere 4 anni prima di incassare in parte i legittimi risparmi di una vita”.
Comunicato Stampa