“Siamo al rush finale per l’istituzione delle Zone Economiche Speciali a Cerignola: per i prossimi sette anni, dopo l’approvazione in consiglio comunale, riusciamo ad intervenire su 23.30 ettari in cui le imprese potranno beneficiare di interventi statali che prevedono l’abbattimento della tassazione e importanti sgravi fiscali”. Esprime soddisfazione Sergio Cialdella, assessore alle Attività Produttive del Comune di Cerignola, a margine dell’approvazione dei kit localizzativi che velocizzano l’attivazione delle Zone Economiche Speciali nella città ofantina. “Nei fatti – commenta Cialdella- è l’ultimo passaggio in capo ai Comuni per fare in modo che tramite le ZES possano prendere forma interventi speciali a sostegno delle imprese: non solo procedure snellite, ma esenzioni di IMU e TARI per sette anni, esenzione del costo di costruzione per le imprese che investono in aree ZES, riduzione degli oneri di urbanizzazione, per citare alcuni esempi”.
“Tutto questo significa dare un forte impulso all’economia del territorio, attesa la vivacità imprenditoriale cerignolana, ormai riconosciuta non solo a livello provinciale. Sostenere le imprese vuol dire incrementare l’occupazione, creare ricchezza collettiva, sviluppare la città da un punto di vista non solo economico, ma anche sociale e culturale”, prosegue Cialdella. Soddisfazione anche da parte del sindaco di Cerignola, Francesco Bonito: “Siamo stati tra i primi ad incontrare il commissario straordinario ZES, Manlio Guadagnuolo, che abbiamo avuto il piacere di ospitare a Cerignola insieme alla nostra imprenditoria, in un meeting molto partecipato. Dopo quella parentesi abbiamo lavorato intensamente per rendere concreti quegli indirizzi oggi concretizzatisi nell’approvazione del kit localizzativo delle ZES”.
“I due sbocchi autostradali, la presenza di un polo intermodale, la vicina stazione e le numerose realtà imprenditoriali ci spingono – conclude Bonito- a candidare altro territorio all’interno delle Zone Economiche Speciali, cercando di andare oltre i 23.30 ettari attualmente assegnati al nostro Comune. Solo così potremo far rifiorire la pur brillante realtà produttiva locale, con benefici che si estenderanno su tutta la popolazione”.