Ha scelto il Comune di Mattinata la Consulta provinciale per la Legalità di Foggia per la sua Assemblea Pubblica – svoltasi lunedì 8 aprile nella sala consiliare del Museo archeologico nazionale “M. Sansone” – in cui si è discusso di tematiche importanti, dall’approvazione del Regolamento della Consulta aggiornato alla costituzione del gruppo di lavoro “Etica e Impresa. I beni confiscati alla mafia” e la proposta di adesione alla Carta di Avviso Pubblico, Codice Etico per la Buona Politica, alle amministrazioni del territorio.

A coordinare i lavori il vice presidente della Consulta Giuseppe La Porta che ha motivato la scelta di non svolgere la seduta a Foggia con la “necessità di coinvolgere maggiormente le varie comunità provinciali, particolarmente quelle dei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose”, sottolineando come una delle “ragioni sociali” della Consulta sia cercare di dare una risposta sistemica alle mafie attraverso la collaborazione tra associazioni, enti, istituzioni, fondazioni.

Il sindaco di Mattinata, Michele Bisceglia, coordinatore provinciale di Avviso Pubblico, ha messo in evidenza come “noi siamo quello che facciamo”, e ha sottolineato l’importanza della “capacità di parlare al plurale, perché si è capaci di essere al plurale, lateralizzando l’ego”. Il sindaco ha auspicato una nuova narrazione della Capitanata – soprattutto da parte dei giornalisti – come luogo di impegno, di riscatto e di corresponsabilizzazione, e ha ricordato che l’Anci propone una modifica dell’art. 143 del TUEL (quello che riguarda lo scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose) e sottolineato il messaggio di “responsabilità nella quotidianità” che questa Carta veicola a tutti i cittadini, non solo agli amministratori.

Massimo Monteleone, rappresentante di Libera Foggia, ha approfondito invece l’esigenza di “essere cittadini esigenti e attenti” richiamata dalla Carta.
Interessante anche il dibattito che si è sviluppato successivamente, che ha posto le basi per le iniziative future della Consulta provinciale della Legalità che mira sempre più a “connettere” i territori della Capitanata sul tema della lotta all’illegalità.

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