Mentre sul Cara sono state aperte due inchieste sull’arresto di Omar Jallow, il 26enne gambiano fermato il 5 ottobre da due agenti della polizia stradale nei pressi della struttura di accoglienza di Borzo Mezzanone, c’è chi sui migranti (e sui loro diritti) si muove e ottiene risultati.
40 uscite giornaliere con il camper in poco più di due mesi estivi, la maggior parte nei pressi dell’ex pista aerea di Borgo Mezzanone; quasi 500 visite mediche effettuate agli immigrati presenti nei campi della provincia di Foggia, soprattutto provenienti da Senegal, Bulgaria, Gambia e Mali; circa 1100 contatti per informative ed interventi, la maggior parte riguardanti i permessi di soggiorno.



Sono questi i dati di ‘Diritti in Movimento’, lo Sportello Mobile promosso da FAI, CISL, Anolf, e Solidaunia di Foggia che ha offerto assistenza medica, informazioni sui diritti ed i doveri degli stranieri, consulenza legale, servizi di mediazione linguistico-culturale ed orientamento ai servizi del territorio, aiutando i lavoratori stranieri presenti nelle campagne foggiane.
“Diritti in Movimento rappresenta la dimostrazione che si può garantire giusta assistenza ai migranti – afferma Carla Costantino, Segretario Generale della CISL di Foggia – E’ importante adoperarsi in azioni umanitarie verso i profughi ed i richiedenti asilo, contrastando lo sfruttamento lavorativo, ma nello stesso tempo bisogna essere rigorosi verso gli stranieri che delinquono ed inquinano i processi di integrazione. Questo è un primo atto pratico da parte della CISL perché presto partiremo con la formazione mirata per stranieri che porteranno le conoscenze acquisite nei loro paesi d’origine dove rimarranno per lavorare.”



“Abbiamo creduto fortemente nel progetto – sottolinea Lorenzo di Varsavia, Segretario Generale della FAI CISL di Foggia – ritenendo che dare supporto medico ed informativo rappresenti uno dei modi di contrasto al caporalato e di tutela contro lo sfruttamento lavorativo. L’intervento in sinergia è stato voluto per unire l’assistenza pratica all’apporto umanitario ed i risultati sono il frutto dell’investimento della FAI unito all’opera dei volontari”.
“Un problema complesso, non può avere delle soluzioni semplici – dice Antonio Scopelliti, Fondatore di Solidaunia – la risposta non deve e non può essere solo sanitaria o ‘olistica’ considerando l’uomo immerso nella società che lo accoglie. E se il lavoro, l’ambiente, l’istruzione, la legalità sono le cause del disagio non possiamo non coinvolgere professionalità specifiche che puntano al recupero non solo dei singoli, ma della società intera”.
“Si è pensato di attrezzare un camper per visite mediche e distribuzione di medicinali, fornendo contemporaneamente tutela legale ed informazione sui diritti e sui doveri – aggiunge Diego De Mita Presidente di Anolf Foggia – una idea che si è mostrata vincente perché il lavoratore è stato assistito in tutti gli aspetti, prendendosi cura sia della salute fisica che di quella morale”.

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