In seguito alle accorate richieste di chiarimenti da parte delle opposizioni, il prossimo 10 maggio ad Orta Nova alle ore 18, nell’aula consigliare “Saverio Zampini”, si terrà una conferenza stampa alla quale prenderanno parte tutti i vertici del Consorzio di Bacino fg/4 e i rappresentanti del Consiglio di Amministrazione Sia, ai quali sarà demandato il compito di spiegare le motivazioni del necessario adeguamento di contratto tra il comune dei Cinque Reali Siti e la società in house che si occupa del conferimento in discarica dei rifiuti e dello spazzamento stradale.
All’attesa conferenza, alla quale molto probabilmente seguirà un dibattito aperto, prenderanno parte l’avvocato Franco Metta, presidente del Consorzio; Giuseppe De Venuto, presidente del Cda Sia, e naturalmente il sindaco di Orta Nova, Dino Tarantino, che presenzierà anche in qualità di vicepresidente dell’autorità di bacino. Su richiesta del consigliere di minoranza, Umberto di Michele, anche a Carapelle sarà organizzata una conferenza simile a quella prevista ad Orta Nova, durante la quale si proverà a fare chiarezza anche sul futuro dei dipendenti SIA in aria di licenziamento e sulle tariffazioni Tari, approvate nei due comuni e calcolate sull’adeguamento di contratto e sull’attuazione di auspicati piani per la raccolta differenziata, dei quali però ancora si disconoscono nel dettaglio le modalità e gli obiettivi fissati.
Ad Orta Nova, l’approvazione del nuovo Piano Economico Finanziario 2016 aveva suscitato le proteste delle opposizioni durante il consiglio dello scorso 28 aprile. Poco prima dell’ufficializzazione della convocazione di una conferenza esplicativa, il consigliere comunale, Pasquale Ruscitto, aveva pubblicamente espresso la necessità di ottenere un confronto con i vertici della società consorziata, per fare luce su alcune questioni poco chiare emerse durante il dibattito in assise. “Come mai non è stato redatto un piano finanziario, da parte della SIA, più analitico? – si chiede Pasquale Ruscitto – cosa si nasconde dietro questo salasso tributario? Perché hanno escluso da tutto ciò le farmacie, le banche e gli studi professionali, riversandosi solo sul ceto medio-basso? Un incremento di circa € 800.000,00 per il 2016 è alquanto sconcertante e deplorevole per una comunità come è la nostra dedita all’agricoltura, settore, che in compagnia del commercio, non attraversa certo un buon momento. […] Sarà lecito approvare un aumento così esoso, pari al 40%, in alcuni casi anche il 100%, ai cittadini ortesi, della TARI 2016 per far partire una raccolta differenziata, porta a porta, che riguarderà solo l’ umido ed il secco indifferenziato? Praticamente ci chiedono di pagare un tributo senza fornire il servizio, considerando che il tutto necessita di tempi tecnici ed organizzativi che si aggirano tra i 5-6 mesi (senza dimenticare che siamo già a maggio). Confidando nel buon senso, visto che sono cittadini ortesi anche loro – conclude Ruscitto – cerchiamo di fondare il costrutto su una soluzione alternativa a quanto deliberato”.