Si è aggiunto un altro caso, seppur dai contorni più ridotti, che contribuirà comunque a minare ulteriormente la credibilità del corpo dei vigili urbani di Orta Nova, in aggiunta all’inchiesta, dai tratti enigmatici, che riguarda gli autovelox sulla Statale 16.
Un accertamento risalente alla scorsa estate, infatti, ha indotto il Garante per la Protezione dei Dati personali a prendere provvedimenti nei confronti del Comune capofila dei Reali Siti. Il fatto contestato, secondo quanto riportano anche le prese d’atto in delibera di Giunta, riguarderebbe la condotta di un vigile della polizia municipale ortese, resosi protagonista di una svista più o meno voluta nel merito di un’illecita comunicazione di dati personali a terzi.
Il tutto si sarebbe verificato durante il Governo della passata amministrazione comunale, quando una banale notifica ad un dipendente comunale sarebbe avvenuta a “busta aperta” con le informazioni sensibili all’interno (verosimilmente un provvedimento disciplinare verso il dipendente) lasciate alla mercé di chiunque avesse voluto leggerli.
Proprio lo stesso dipendente comunale ha fatto ricorso al Garante che gli ha dato ragione e ha disposto una sanzione amministrativa di € 20.000 ai danni del comune che, soltanto con una recente delibera di Giunta, ha sollecitato la reggenza della Municipale a liquidare l’importo.
“Non appena abbiamo ricevuto tutti gli atti – spiega l’assessore alla Polizia Municipale, Antonio Attino – abbiamo subito adottato gli strumenti normativi che ci competono, per risolvere questa faccenda. Adesso credo che il comandante reggente, Gerino Ventrella, abbia già provveduto a pagare la sanzione in seguito ad una concertazione con la parte lesa, al fine di evitare una possibile messa in mora, visto che comunque è trascorso già del tempo da quando è stata notificata la violazione”.
L’ultima delibera di Giunta ha anche sottolineato la necessità di rivalersi sul vigile urbano che ha commesso la suddetta violazione e che ha causato un danno erariale per il Comune.
