Tripudio rossonero allo Stadio Pino Zaccheria. Il derby pugliese Foggia – Lecce, fondamentale per la classifica del girone C di Lega Pro, finisce con il risultato 3-0, con un dominio assoluto degli uomini di Stroppa che balzano a +4 sugli sconfitti. Con questa vittoria il Foggia resta stabilmente in testa e, nonostante manchino ancora 8 partite, ipoteca già una buona fetta della promozione, soprattutto in virtù del forte smacco psicologico inflitto ai salentini relegati in zona play-off.
Subito da segnalare degli scontri durante la fase di riscaldamento nel pre partita. La posta in gioco è alta e dopo qualche parola di troppo volano ceffoni e spinte a pochi minuti dal fischio di inizio. Poi la partita comincia e le due formazioni per i primi venti minuti si studiano a ritmi relativamente bassi. La palla resta stabilmente tra i piedi dei padroni di casa e il Lecce prova a lanciarsi con qualche sporadico contropiede. La prima azione degna di nota viene dai piedi di Coletti, particolarmente ispirato, che da punizione con un scavetto vellutato fa passare la palla a pochi centimetri dal palo. Al secondo tentativo, sempre su punizione, questa volta calciata di seconda da Martinelli al 25′, la palla rasoterra viene bloccata in presa bassa da Perucchini. Ma il gol è nell’aria. Grande break a centrocampo del Foggia che imbecca Mazzeo tra le linee. Quest’ultimo supera Giosa in velocità e con un controllo delizioso dribbla anche l’estremo difensore del Lecce. A quel punto non resta che piazzarla a porta vuota: 1-0 al minuto 28 e festa sugli spalti dello Zac. Il Lecce subisce il contraccolpo. I tifosi esplodono di gioia dinanzi alla primizia di Coletti che, superato un attaccante avversario sul cerchio di centrocampo, fa partire un tiro a giro dai 40 metri che si infila nel sette. Il 2-0 è il classico gol della domenica, quello che meriterebbe infiniti replay. Uno-due terribile ma gli uomini di Padalino non ci stanno a farsi schiacciare e così arrivano alla conclusione da fuori con Costa Ferreira, parata a terra da Guarna. All’appello manca ancora Chiricò spesso ai margini e troppo egoista quando arriva in posizione pericolosa. Di Piazza invece ha corsa, fisico e cuore. E’ impressionante quando, dopo aver intercettato un retropassaggio errato, si lancia velocissimo da solo verso la porta, ma spreca amaramente con il piatto largo che si spegne fuori sul palo lontano. Primo tempo che si chiude con un dominio assoluto del Foggia.
Il secondo tempo si apre con Padalino che fa uscire Pacilli, il più pericoloso dei suoi, e fa entrare Lepore, leccese doc con un coinvolgimento emotivo speciale per questo derby. I rossoneri però, a differenza delle ultime uscite, incoraggiati anche da una cornice splendida di pubblico, tornano in campo con la concentrazione giusta e la chiudono aggiornando ancora il tabellino. Un taglio precisissimo di Deli, al minuto 51, viene premiato da un lancio millimetrico partito dalla retroguardia rossonera. Il centrocampista romano è abile a controllare e ha tutto il tempo per trafiggere ancora il portiere del Lecce. Il 3-0 è servito. A questo punto cambia il tema tattico della partita con Padalino che riversa in campo tutto il peso offensivo che ha in panchina (Arrigoni e Marconi) e Stroppa che passa alla difesa a 3 con Gerbo subentrato al posto dell’autore del terzo gol per posizionarsi sulla fascia destra. Ma le azioni più pericolose si verificano ancora nei pressi della porta dei salentini. Un Mazzeo ispiratissimo ci prova col sinistro da calcio da fermo, ma la palla lambisce la traversa a Perrucchini battuto. Al 71′ entra il grande escluso Sarno al posto di un fenomenale Di Piazza e quindi Chiricò passa sull’out di sinistra. Si complicano le cose per il Lecce che è costretto a finire la partita in 10 uomini a causa dell’infortunio di Arrigoni e per via della fine dei cambi a disposizione di Padalino. Il Foggia a questo punto ha gioco facile con il palleggio e il controllo della palla in zone lontane dall’area di Guarna. C’è tempo solo per l’ingresso di Agnelli al posto di Chiricò, prima di lasciare spazio ad una festa tutta dai colori rossoneri.
Quattro punti di vantaggio, mini fuga, un calendario relativamente facile, ma vietato distrarsi per centrare il grande obiettivo della promozione in B. La capolista è chiamata adesso a scendere in campo domenica 26 marzo in casa del Catania contemporaneamente al Lecce che attenderà al Via del Mare il Fondi. Mancheranno ancora 7 giornate alla fine.
TABELLINO
FOGGIA 1 Guarna; 6 Loiacono, 14 Martinelli, 21 Coletti, 23 Rubin; 15 Agazzi, 5 Vacca, 18 Deli (11’st 25 Gerbo); 7 Chiricò (32’st 4 Agnelli), 19 Mazzeo, 9 Di Piazza (26’st 10 Sarno). All. Stroppa
LECCE 25 Perucchini; 23 Ciancio, 14 Giosa, 5 Cosenza, 3 Agostinone; 8 Ferreira, 21 Fiordilino (24’st 9 Marconi), 13 Tsonev (24’st 6 Arrigoni); 11 Pacilli (1’st 10 Lepore), 18 Caturano, 24 Doumbia. All. Padalino
GOL: Mazzeo, Coletti, Deli (F)
AMMONITI: Vacca (F); Lepore, Ciancio (L)