Diffondiamo integralmente il comunicato stampa inviato dal consigliere comunale di Orta Nova, Alfredo Ballatore (Noi di Destra), con il quale lo stesso commenta la situazione della Sia, il nuovo Piano Economico Finanziario e i conseguenti rincari previsti per le tariffe.
Siamo stati tacciati di essere da parte del PD di Orta Nova di essere di “questo disastro il sindaco Tarantino, la sua Giunta e la sua maggioranza sono gli unici responsabili”. Ma le cose stanno propriamente così? Analizziamo in dettaglio le ragioni di un sacrificio per le quali con dispiacere siamo stati costretti a chiedere ai cittadini. Iniziamo con le spese di smaltimento dei rifiuti. Siamo stati costretti a subire aumenti su base annua per oltre per 360 mila euro all’anno a partire dall’anno 2016 per via della necessità di trasportare e smaltire i rifiuti prodotti dal Comune di Orta Nova e degli altri comuni consorziati in altre discariche non di proprietà del Consorzio. E’ la nostra amministrazione l’unica responsabile di questo? Sicuramente no. Se un mea culpa è da recitare è da parte di tutte le amministrazioni comunali che fanno parte del consorzio dalla nascita di SIA.
Il traffico e lo smaltimento di rifiuti viene regolato dalla Regione che coordina i flussi di rifiuti trasferendo i rifiuti presso gli impianti regionali capienti. Ebbene quando la discarica del nostro consorzio era capiente, tutti i ricavi provenienti dallo smaltimento di rifiuti di comuni extraconsorzio, dovevano essere accantonati al fine di velocizzare al massimo la costruzione di una nuova discarica al fine di evitare ai comuni dell’ambito di dover pagare costi maggiori per per trasportare i loro rifiuti da un’altra parte come sta avvenendo da due anni a questa parte.
Tuttavia, tali ricavi sono stati utilizzati per tenere il costo del servizio basso, per via della mancanza di coraggio di adeguare le tariffe al reale costo del servizio da parte di tutte le amministrazioni comunali, negli ultimi 15 anni. Oggi che non ci sono da un lato i ricavi degli altri comuni, a mitigare le tariffe, e al contrario sono aumentati i costi dello smaltimento, in una situazione per la quale il consorzio vanta numerosi crediti da riscuotere da parte di comuni extrambito che non hanno ancora riconosciuto al Consorzio le tariffe dovute per lo smaltimento di rifiuti il Comune di Orta Nova ha dovuto subire le conseguenze della mancata realizzazione del sesto lotto finanziata derivante principalente da una visione miope condivisa da tutte le Amministrazioni comunali e per via dei crediti non riscossi da parte di altri comuni non appartenenti al consorzio, anche per una cattiva gestione di essi da parte della S.I.A. Per il Comune di Orta Nova il maggior costo legato allo smaltimento tra costi del 2016 da recuperare e costi stimati del 2017 ammontano ad oltre 720 mila euro.
Relativamente al costo della raccolta dei rifiuti urbani, i ricavi provenienti dagli altri comuni negli anni passati, hanno consentito di nascondere sia una cattiva gestione, sia i costi reali del servizio di raccolta. Adesso che tutti i nodi sono venuti al pettine, si è reso necessario aumentare i costi di 495 mila euro all’anno sia per il 2016 che per il 2017 per un totale di 990 mila euro. Anche qui la nostra amministrazione subisce delle scelte passate, un aumento graduale delle tariffe negli ultimi 15 anni, avrebbe evitato alla nostra Amministrazione l’ingrato compito di adeguare in un colpo solo i costi. Certo, si poteva gestire al meglio la SIA, e la vigilanza su di essa è stata carente, tuttavia i costi di SIA sono i nostri COSTI essendo un comune consorziato, e fino a quanto ci sarà un contratto con la società saremo costretti ad onorarlo. Una cosa è certa, se S.I.A. si riprende, i cittadini dei comuni appartenenti al consorzio godranno dei benefici legati ad un miglior servizio e a minori tariffe future in prospettiva, viceversa ci saranno conseguenze negative per tutti i Comuni. Se i costi di SIA sono i nostri COSTI anche i CREDITI di SIA sono i nostri CREDITI, il Comune di Orta Nova non ha debiti con SIA, è del tutto evidente che al Comune di Orta Nova convenga che la SIA sia messa in condizione di ricercare un equilibrio finanziario tale da poter riscuotere i crediti vantati, essa non traerebbe alcun giovamento da un eventuale fallimento della società.
I maggiori costi di questa situazione che ci vede attori solo da tre anni, ma spettatori negli ultimi 15 anni, ammontano dunque a oltre 1.700 mila euro tra 2016 e 2017. Se si considera che la legge prevede che ci sia parità tra costo del servizio e tariffe, e che chi paga paga anche per chi non paga, ci saremo aspettati, una condivisione delle scelte dell’amministrazione e minore demagogia, in modo da creare le condizioni favorevoli per far pagare di meno, nei prossimi anni ai cittadini onesti e rispettosi dell’ambiente e delle regole di civile convivenza, in altri termini pagare tutti per pagare di meno. E’ ovvio che al fine di pareggiare le tariffe ai costi l’Ente avrebbe potuto inserire anche nelle tariffe anche quella quota non riscossa negli anni precedenti, aumentando esse di altre centinaia di migliaia di euro. Certo il PD cita l’avanzo di Amministrazione che ha lasciato nella sua nota di qualche giorno fa, tuttavia, posso garantire che tale disponibilità e enormemente inferiore a quanto ogni anno viene risparmiato dall’Amminstrazione per far fronte ai mancati ricavi derivanti dalla mancata corresponsione delle tariffe da parte di cittadini morosi.
Tuttavia questa amministrazione ha inteso, in un anno eccezionale ove oltre ai fattori esterni per la quale non ha colpa, si devono recuperare i costi che il PD si è vantato di aver rimandato per una pressione popolare, un aumento di tali dimensioni non era fattibile. Allora con economie di bilancio e non la rinuncia ad altre spese abbiamo contenuti gli aumenti a meno del 50% rispetto a quanto si poteva aumentare, tenendo in considerazione la situazione socio-economica del Paese. Ma è proprio per queste ragioni che ci saremo aspettati un atteggiamento più responsabile da parte del PD, Orta Nova è il nostro Paese, ma anche il vostro Paese, una grande famiglia ove i sacrifici di oggi sono finalizzati per un miglior futuro dei componenti domani. Una famiglia a cui dare qualche concreta speranza in futuro e non solo slogan che danno la responsabilità ad un’unica amministrazione di ipotetici disastri senza ammettere le responsabilità generali di una classe politica che da troppo tempo manca di quel coraggio necessario per programmare gli investimenti futuri scaricando nell’arco di una generazione le scelte forse impopolari ma necessarie, e dall’altro è carente di quella coscienza civile che dovrebbe frapporre il bene comune di una comunità rispetto alla conquista del potere con ogni mezzo.
Comunicato Stampa
Alfredo Ballatore