La resa dei conti è sempre più vicina. Nel pomeriggio di ieri i sindaci dei comuni che fanno parte del Consorzio d’Igiene FG/4 hanno incontrato il Governatore Michele Emiliano e il commissario straordinario ai rifiuti, Gianfranco Grandaliano, all’interno della sede della presidenza della Regione a Bari. All’incontro erano presenti anche i vertici dirigenziali della SIA, poiché l’incontro era finalizzato proprio a comprendere le prospettive di sostenibilità dell’azienda cerignolana nel prossimo futuro.

Tenendo presente l’ultimo accordo con l’Ase di Manfredonia, quello che permetterebbe di garantire verso l’ottenimento del credito per la costruzione del VI lotto di discarica, il presidente del Consorzio, Franco Metta, ha esposto tutte le preoccupazioni che stanno tenendo in apprensione l’azienda cerignolana. D’altro canto la Regione ha rimarcato l’importanza strategica della SIA nel quadro regionale della gestione dei rifiuti, nonché la volontà di entrare nel capitale della società di contrada Forcone-Cafiero per scongiurarne il fallimento.

Nonostante i tanti spiragli di ottimismo, le ombre non sono state ancora dissipate del tutto. Durante il dibattito è stata fissata una sorta di deadline, allo scadere della quale la dirigenza sarà costretta a portare i libri contabili in Tribunale per dichiararne il fallimento. Avverrà ciò qualora entro la fine del mese i comuni di Carapelle, Trinitapoli, Orta Nova e San Ferdinando, non mostreranno la volontà di sottoscrivere il nuovo contratto di ARO  alle condizioni che l’azienda ha esposto in lungo e in largo negli ultimi mesi.

L’incontro ha permesso soprattutto ai rappresentanti di questi comuni di incontrare Metta di persona, come non accadeva da mesi a causa dell’evidente rottura marcata a suon di ricorsi al TAR. Il dialogo continuerà nei prossimi giorni. Un nuovo tavolo tecnico è convocato per lunedì 24 luglio per la definitiva verifica delle volontà dei quattro comuni. Orta Nova, in modo particolare, ha ottenuto una fredda apertura da Emiliano per la riperimetrazione dell’ARO fermo restando il forte proposito del Presidente di garantire la continuità della SIA, nonostante le fratture forse irrimediabili.

 

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  1. L’AROFG2 nasce per organizzare e gestire il ciclo dei rifiuti secondo le disposizioni di carattere nazionale/regionale e realizzare gli obiettivi di economicità, efficienza ed efficacia del piano regionale per i rifiuti. Ai singoli comuni costituenti l’ARO, per disposizione regionale, è fatto divieto assoluto di organizzare e gestire in modo diretto il ciclo dei rifiuti. Vista l’inadempienza da parte dell’AROFG2 del raggiungimento degli obiettivi presupposti per la sua costituzione; visto il mancato raggiungimento dei limiti minimi che la Regione Puglia si è data per la raccolta differenziata; vista la totale assenza di garantire un servizio omogeneo, efficace, efficiente ed economico ai comuni costituenti lo stesso ARO, bisogna chiedere l’intervento dei poteri sostitutivi alla Regione Puglia e commissariarne l’attività. I singoli comuni, come specificato innanzi, singolarmente possono fare ben poco data la completa irregolarità del funzionamento dell’AROFG2. Antonio Corbo.

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