Cartesio direbbe che il piccolo Comune di Stornarella sia pronto a dare una straordinaria dimostrazione di presenza, semplicemente mettendosi a pensare. E’ proprio il pensiero (o per meglio dire, il contro-pensiero) il nucleo di partenza del festival che si terrà nelle giornate del 21 e 22 ottobre nel piccolo comune dei Cinque Reali Siti. L’idea è nata quasi per caso, da due giovani menti propositive, quelle di Celestino di Corato e di Michele Carchia, i quali hanno fondato anche un’associazione per curare, appunto, l’organizzazione di questo appuntamento.

“Abbiamo dato vita a questo nuovo contenitore di idee – spiega Celestino Di Corato – innanzitutto per arrivare a dare forma a questo primo Festival del Pensiero, ma anche per iniziare ad imbastire altre iniziative legate alla discussione sui temi di attualità, partendo dalla dimensione locale, fino a quella nazionale e globale”.

Locandina Festival del PensieroAlla prima edizione del Festival del Pensiero prenderanno parte grandi nomi che hanno fatto della controcultura e della scarsa aderenza alla vulgata comune il punto caratteristico del loro agire intellettuale. L’evento avrà inizio nel pomeriggio di sabato, quando in Piazza Umberto I prenderanno la parola Pino Aprile, giornalista e saggista della redenzione del meridione, e Antonio Ciano, scrittore che ha descritto i massacri dei Savoia ai tempi dell’Unità d’Italia. La prima serata si concluderà con la presentazione di “Attentato al Piccolo Principe”, l’ultima creazione della firma satirica di Lercio, Adelmo Monachese che, unendosi al tema dell’appartenenza e delle radici del sud, porterà la sua esperienza anche in qualità di creatore di contenuti per Inchiostro di Puglia.

Domenica invece spazio al dibattito sui campanilismi e sul valore delle aree interne con il professor Franco Arminio, a cui faranno seguito gli interventi del giovane magistrato Michele Ruggiero, simbolo delle inchieste contro le agenzie di rating, gli approfondimenti del filosofo Diego Fusaro e le graffianti letture del giornalista Gianluigi Paragone, volto noto del programma “La Gabbia” di La7. Un parterre di ospiti di primo livello che segue il fil rouge del ribaltamento della linea di pensiero massimale.

Al di là degli interventi illustri dei relatori, il festival mobiliterà altre energie intorno al palco. Al termine di ogni serata, infatti, ci saranno dei concerti a cura di band e gruppi locali che scrivono e interpretano le loro canzoni. Anche l’arte avrà uno spazio all’interno del festival, con un’area totalmente dedicata ad un’estemporanea di pittura aperta a tutti, a cura della Pro Loco.

Gli altri partner sono il circolo Arci Travel di Stornara, la cooperativa Social Service di Orta Nova, l’Officina della Comunicazione di Orta Nova e tanti altri volontari che presteranno il proprio tempo a titolo privato.  L’evento sarà patrocinato dai Comuni dei Cinque Reali Siti, dalla Regione Puglia e dal Senato della Repubblica. Proficua anche la collaborazione con il Comune di Stornarella.

“E’ doveroso sottolineare – afferma Michele Carchia – quanto preziosa sia stata la collaborazione dell’amministrazione Colia che, non solo ha patrocinato l’evento ma ha anche fattivamente contribuito alla, speriamo, buona riuscita del Festival del Pensiero che è e resterà un luogo libero di dibattito ed espressione”.

“Per noi questo è molto importante – spiega Di Corato – anche perché uno degli obiettivi del festival è proprio quello di partire con una programmazione partecipata ed inclusiva. La nostra scaletta, infatti, è stata modellata in base agli spunti che sono arrivati da altre organizzazioni del territorio. In questo periodo storico – sottolinea – è importante dare un messaggio positivo verso il superamento dei campanilismi e verso la collaborazione tra le realtà più intraprendenti dei Comuni del nostro comprensorio. Di recente abbiamo avuto esempi di scarsa collaborazione nella politica locale, per questo vogliamo dare un segnale di discontinuità, utilizzando anche i temi che saranno trattati dai relatori”.

L’idea, così come sottolineano gli organizzatori, è quella di cercare di creare un appuntamento fisso che possa ripetersi ogni anno a Stornarella e con la scelta di un tema portante sempre diverso, “con l’obiettivo – conclude Di Corato – di continuare a proporre argomenti politici d’attualità, visto che purtroppo i partiti tradizionali hanno perso la loro dialettica interna e la discussione attorno alle tematiche. Abbiamo l’obbligo di provare ad invertire la tendenza, anche nei piccoli comuni come il nostro”.

Una vera e propria missione che viene riassunta perfettamente dai versi di una nota canzone di Giorgio Gaber, scelti come motto della prima edizione del festival: “E pensare che c’era il pensiero, che riempiva anche nostro malgrado le teste un po’ vuote”.

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