L’incontro – dibattito tenutosi all’interno della Parrocchia di San Giuseppe, nella serata di venerdì, ha permesso ai genitori di confrontarsi in maniera coinvolta e partecipata, come forse mai era accaduto prima a Carapelle, sul tema della disabilità. Tante famiglie e tanti ragazzi “diversamente meravigliosi” – riprendendo il titolo dell’iniziativa – si sono incontrati accettando l’invito dell’Associazione politico culturale “Il Salto” per parlare di inclusione e misure assistenziali, ovviando già alla prima grande difficoltà riscontrata da sempre sui territori periferici della provincia: la mancanza di dialogo e confronto.
“Già il fatto di essere qui riuniti alla presenza di tanti esperti, è un primo traguardo raggiunto, in quanto raramente, nel nostro territorio, si organizzano iniziative di questo tipo” – ha affermato Piero Russo, moderatore della serata. Il Comune di Carapelle, attualmente sotto commissariamento prefettizio, si trova ad affrontare una fase transitoria durante la quale anche i settori più importanti del welfare e dell’assistenzialismo restano pressoché in standby. Nel corso del dibattito, durante i tanti interventi dei cittadini, si è posta l’attenzione sulla scarsa informazione, sulla presenza di barriere architettoniche e sul mancato coordinamento tra le istituzioni locali, i piani di zona e le associazioni che operano nel settore della disabilità.
Tante sono state le figure professionali che hanno preso parte a questo momento di confronto e hanno cercato di rispondere alle curiosità mosse dalla platea. Dopo i saluti di Umberto Di Michele, de Il Salto, ha preso la parola Maria Rosaria Liguori, presidente dell’Associazione “Voce Nostra” Onlus che si occupa di intrattenere ed occupare attivamente tanti ragazzi diversamente abili di Carapelle. La Liguori ha lamentato una scarsa visibilità avuta dall’associazione nel corso degli anni, sottolineando e nutrendo la speranza che il contesto possa diventare più sensibile ad “una problematica in aumento che provoca ansie e preoccupazione a tanti genitori”.
La discussione ha abbracciato tutti gli aspetti della socialità nei quali si deve praticare inclusione e aggregazione. Uno di questi è necessariamente l’istruzione e quindi la scuola che si affida spesso – secondo quando hanno confermato i genitori presenti – a figure professionali che scelgono l’insegnamento di sostegno soltanto per ripiego e non per vera vocazione. “La provincia di Foggia è quella che numericamente presenta il maggior numero di insegnanti di sostegno su scala nazionale” – ha affermato Saverio Santoro, referente della Commissione Scuola ‘Le ragioni del cuore’. “Voi genitori dovete avere il coraggio di denunciare se notate qualcosa che non va a scuola e nel rapporto con gli insegnanti”.
La stessa necessità di dare voce alle famiglie è stata sottolineata anche da Vincenzo Affatato, presidente dell’associazione “Straordinariamente Abili”, una delle tante realtà del terzo settore che in provincia di Foggia si occupa di dare un sostegno alle famiglie e tendere una mano amica a dei ragazzi che sono posti immotivatamente e ingiustamente ai margini della società. “Dispiace sempre non vedere i rappresentanti delle istituzioni in questi incontri che facciamo in giro per la Capitanata – ha sottolineato Affatato – con il passare degli anni saremo tutti disabili, perché tutti avremo bisogno degli scivoli e delle strutture idonee ad accogliere persone con problematiche motorie. Ecco perché è necessario condividere questi temi con tutti”.
In un contesto in cui la Regione Puglia stenta ad erogare i contributi per la disabilità (di questi giorni è la protesta a Bari), pare ancora più importante informarsi sulle possibilità presenti e sui bandi attivi. Per questo motivo è stato di particolare interesse l’intervento dell’avvocato Maria Pia Mione, terapista di danza Movimento Terapia per Folk ability di Manfredonia e portavoce dell’Associazione “Le ragioni del cuore”. La Mione, oltre a fornire un consulto legale, ha anche raccontato l’esperienza proficua della terapia attraverso il ballo e il movimento. Di straordinaria pragmaticità è stato anche il contributo offerto da Valeria Cassitti, educatrice presso il Centro Diurno di Orta Nova. La stessa ha spiegato alcune tecniche per interfacciarsi al meglio con il mondo della disabilità, in un’ottica di valorizzazione delle differenze.
Al termine del convegno ha preso la parola Dalma De Michele, psicologa specializzata in sessuologia e associata de Le Ragione del Cuore, la quale ha spiegato l’importanza della sfera intima dei ragazzi disabili ma anche di quelli affetti da patologie particolari che incidono sulla psiche e sul comportamento. Le specifiche del suo intervento sono state estratte dal testo, a sua firma, presentato nel corso della serata: “La sessualità nei disturbi del comportamento alimentare”. I relatori, insieme agli organizzatori e alle famiglie presenti, si sono lasciati con l’intento di riproporre iniziative di questo tipo affinché il contesto sociale locale possa giovarsene con gesti concreti di crescita e miglioramento.