I problemi atavici che affliggono le comunità dei Monti Dauni si risvolvono soltanto con investimenti e programmazione. E’ per questo che i fondi in arrivo dalla Strategia Nazionale delle Aree Interne potrebbero rappresentare un’ottima opportunità di rinascita, soprattutto per ciò che concerne l’indice di spopolamento.
La Snai (Strategia Nazionale Aree Interne) è una misura nata nel 2013 sotto il Governo Monti, finalizzata proprio ad aggiungere un quid in più a quelle zone che rischiano di scomparire. Ne usufruiranno soprattutto le aree della dorsale appenninica, con un bacino complessivo di finanziamento che ammonta a 63 milioni di euro. Per i Monti Dauni e l’area nord della Puglia sono stati isolati 4 milioni di euro che dovranno essere ripartiti tra i 29 Comuni che insistono sulla zona.
Tanti gli ambiti di intervento: si parte dal potenziamento dei servizi di istruzione, salute e mobilità; fino ad arrivare ad alcune risorse mirate elargite dalle Regioni e destinate ad interventi innovativi per stimolare lo sviluppo locale (in agricoltura, nel turismo, nella valorizzazione ambientale e culturale, nello sport all’area aperta, nell’artigianato) e la conseguente creazione di occupazione.