Oltre alle responsabilità dei grandi eventi di piazza, che negli ultimi anni non sono di certo mancati a Stornara, anche la beffa di essere sottodimensionati e sottopagati. E’ la situazione che riguarda da vicino i due vigili urbani della cittadina dei Reali Siti che, negli ultimi giorni, tramite la segreteria provinciale del sindacato DICCAP (Dipartimento Autonomie Locali e Polizie Locali), hanno proclamato uno stato di agitazione.
Secondo quanto si apprende dalla nota dello stesso sindacato, la polizia locale lamenta da tempo un sottodimensionamento che ne limiterebbe l’efficacia e ne restringerebbe il campo d’azione. Per un Comune cha attualmente ha superato le 6000 unità, secondo quanto prescrive la legge, servirebbero almeno 8-9 vigili urbani, invece negli ultimi due anni si sono ritrovati all’interno dell’ufficio del Municipio soltanto due uomini in divisa, dopo vari pensionamenti e mobilità. Questo ha creato una situazione emergenziale che attualmente induce i presenti a prestare anche oltre 12 ore di lavoro giornaliere, senza la minima ipotesi di nuove assunzioni all’orizzonte. Il Comandante Tucci, ad esempio, oltre che a Stornara è in servizio anche a Canosa e nel Comune dei Reali Siti presta servizio soltanto per 18 ore settimanali, in una situazione che ha le sue ricadute negative dal punto di vista fisico e psicologico.
Il Comune nel 2017, indirizzando le potenziali risorse degli autovelox, ha finanziato diverse progettualità al fine di riconoscere le ore straordinarie dei vigili urbani. Dal progetto del Comune di Stornara dovevano essere garantiti degli emolumenti che invece, tuttora, non sono stati liquidati e i vigili tramite i loro legali hanno disposto un atto ingiuntivo per recuperare quei i crediti. Sempre secondo la nota sindacale non sarebbero state liquidate anche le indennità di turnazione dell’anno 2018 e le indennità di particolari responsabilità di alcune mensilità del 2017 e del 2018 che invece sono state comunque stanziate agli altri dipendenti comunali. I vigili si trovano anche nella situazione paradossale di non ricevere la liquidazione del compenso che gli è stato riconosciuto da altri Comuni per aver prestato servizio in occasione di eventi pubblici. Tutto questo ha portato a diversi soldi in meno sulla busta paga che con oltre 600-700 euro mensili in meno che sul bilancio di una famiglia pesano non poco di questi tempi.
Da quanto si è potuto apprendere questa situazione sarebbe generata da alcuni disguidi verificatisi all’interno degli uffici amministrativi del Comune, in un momento generale di grosse preoccupazioni per i conti pubblici dell’ente. In questo contesto il faccia a faccia tra dirigenti, amministrazione comunale e vigili urbani, tenutosi a più riprese negli scorsi mesi, non avrebbe portato alla risoluzione della questione ed è per questo che oggi i vigili chiedono chiarezza tramite il sindacato.
“Questo sindacato – si legge nella nota – ritiene di dover assumere iniziative che, seppur estreme, tentino di ristabilire il rispetto delle norme contrattuali, di legge, degli accordi sindacali e di riportare l’attività lavorativa ad una favorevole condizione di tranquillità sociale, familiare e di sicurezza personale”.
Il sindaco Rocco Calamita, dopo aver ricevuto la lettera protocollata del sindacato, in vista dell’inizio della procedura di raffreddamento tra le parti, si è dichiarato disponibile a sollecitare gli uffici e a guidare la mediazione. “Sono a conoscenza della problematica – ha spiegato Rocco Calamita, a Il Megafono – e abbiamo già programmato un ulteriore incontro per cercare di addivenire ad una soluzione. Auspico che i vigili urbani sappiano pazientare prima di porre in essere azioni eclatanti perché per noi rappresentano una risorsa importante al servizio di questo paese. Anche per questo cercheremo di tutelare i loro diritti, insieme ai tecnici degli uffici competenti”.