Un tempo era il percorso che facevano i pastori per accompagnare le pecore verso i pascoli più rigogliosi del Tavoliere, oggi è diventato un itinerario perfetto da percorrere in bicicletta, tra saliscendi e viste panoramiche. Con lo scopo di preservare le tradizioni rurali della dorsale appenninica d’Italia e valorizzare le bellezze paesaggistiche di tre Regioni, si ripropone anche quest’anno il 15esimo “Tour Mountain Bike della Transumanza”.



Locandina Tour Bike 2018-2-1La lunga carovana di ciclisti dell’ASD Vallelonga Bike, il prossimo 5 agosto, giungerà anche ad Orta Nova, dove l’associazione “Pantani CRS” ha organizzato una degna accoglienza, in collaborazione con l’amministrazione comunale. Seguendo il cammino degli avi pastori, circa 100 ciclisti amatori partiranno da Villavallelonga (in provincia de L’Aquila, in Abruzzo) per giungere proprio nel centro dei Reali Siti. Saranno quattro giornate vissute tra lo sterrato e i boschi, attraverso vecchi tratturi che alla fine metteranno nelle gambe dei partecipanti percorso di circa 350 km.

Per la sua valenza sportiva e culturale l’evento ha ottenuto il patrocinio di diversi enti istituzionali, come le Regioni Molise e Abruzzo, le Province de L’Aquila, Foggia e Campobasso e quello del Parco Nazionale dell’Abruzzo. L’iniziativa è stata inserita anche nel programma dell’Anno europeo del patrimonio culturale. Anche il Fai, il Coni e l’Aics hanno sposato a pieno le finalità di questa traversata amatoriale che si concluderà alle ore 12 con l’accoglienza in Piazza Pietro Nenni ad Orta Nova dove è previsto un rinfresco.



“Successivamente – spiega il presidente della Pantani CRS, Luigi Marseglia – andremo a pranzo con oltre 80 ciclisti in modo da socializzare con loro e tenere fede a quello che è l’obiettivo di un evento di questa portata. Ci siamo organizzati anche per offrire loro prodotti tipici del luogo e dolci fatti in casa. E’ un’iniziativa che racconta la storia della nostra terra attraverso lo sport e, nonostante si tenga da 15 anni, erano 8 anni che non organizzavamo nulla ad Orta Nova per accogliere al meglio la carovana”.

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