Al Foggia manca l’entusiasmo, al Lecce no. Il pari nel derby pugliese della nona giornata di serie B può essere riassunto in questa frase. Che questo inizio di stagione non sarebbe stato semplice lo si sapeva sin dall’inizio, complice la penalizzazione di 8 punti, ma i satanelli non riescono ad esaltarsi nemmeno quando le condizioni lo permetterebbero. Come accaduto nella gara contro i leccesi, andati in svantaggio per due reti e capaci poi di rimontare per 2-2. Dove sta il male del Foggia? E’ la domanda più in voga tra i tifosi rossoneri. Sta in una squadra che pur avendo conquistato 13 punti sul campo (senza la penalizzazione sarebbe nei quartieri alti della graduatoria), sembra specchiarsi soltanto nelle cose che non vanno, in una sorta di sentimento di autoflagellazione che sta coinvolgendo anche i tifosi rossoneri.
Grassadonia lancia Ranieri dal 1’ come terzo uomo di difesa, e punta sul carisma del capitano Agnelli (grande ex della gara) per non far sentire solo Carraro in fase di costruzione, mentre dall’altra parte Liverani spera nella giornata “si” dei vari Pettinari, Lepore e La Mantia. Primo quarto d’ora da sbadigli, con il Lecce leggermente più spavaldo in avanti e il Foggia lento ad uscire dalla propria metà campo.
Galano è spento, Kragl non affonda, così i rossoneri ci provano prevalentemente dalla distanza ma senza mai far male a Vigorito. La prima vera palla gol capita a La Mantia che al 20’ manca per un soffio il tap-in dell’1-0. L’episodio scuote gli uomini di Grassadonia, che alzano il baricentro e cominciano a pungere. Deli e Kragl provano ad accendere la luce in avanti, anche se di occasioni vere nemmeno a parlarne. Il Lecce prova dalla sua a sfondare soprattutto sulla destra, dove Gerbo è spesso in affanno prestando il fianco ai fraseggi salentini. Per vedere il primo tiro in porta della gara bisogna attendere il 31’, quando Kragl su punizione ci mette solo potenza ma per Vigorito bloccare è un gioco da ragazzi. Ma quando si pensa a un primo tempo a reti bianche, ci pensa Deli a far cambiare idea a tutti: al 40’ il numero 10 rossonero prova dal limite, la palla prima coglie il palo e poi si infila alle spalle di Vigorito per l’1-0 foggiano.
I satanelli partono bene nella ripresa: al 50’ una bella combinazione Galano-Deli-Carraro finisce di poco alto, mentre poco dopo è Mazzeo che a due passi non trova la deviazione vincente su punizione di Kragl. Il raddoppio però è nell’aria e arriva puntuale al 52’, quando Tonucci decide di puntare l’angolino dalla distanza e lo trova: 2-0 da applausi e Lecce ko. Derby finito? Nemmeno a parlarne. Il Lecce ci crede ancora e al 55’ con Mancosu accorcia su punizione. La fatica comincia a farsi sentire nelle gambe dei rossoneri, Grassadonia allora corre ai ripari inserendo Busellato per Agnelli e Loiacono al posto di un ottimo Ranieri. Il Foggia è scarico, le manovre in attacco non sono pervenute, e il Lecce ne approfitta: al 74’ La Mantia trova il varco vincente e fulmina Bizzarri per il 2-2. Nel finale, i tentativi di Kragl e Galano sono più per inerzia che per convinzione. Finisce 2-2, tra diversi fischi dello Zaccheria, e con i circa 1500 tifosi salentini in festa. A loro l’entusiasmo non manca…
TABELLINO
Foggia-Lecce 2-2 (primo tempo 1-0)
Marcatori: 44′ Deli (F), 51′ Tonucci (F), 54′ Mancosu (L), 73′ La Mantia (L)
Foggia (3-5-2): Bizzarri, Martinelli, Tonucci (75′ Boldor), Ranieri (68′ Loiacono), Gerbo, Agnelli (64′ Busellato), Carraro, Deli, Kragl, Galano, Mazzeo. All. Grassadonia.
Lecce (4-3-1-2): Vigorito, Lepore (77′ Venuti), Marino, Meccariello, Calderoni, Petriccione, Arrigoni, Scavone (68′ Palombi), Mancosu, Pettinari, La Mantia (85′ Tabanelli). All. Liverani.
Arbitro: Aureliano di Bologna.
Ammoniti: 66′ Busellato (F)