“Foggia, bufera sugli appalti in Comune. Il suocero del sindaco decideva tutto”. Non deve essere stato un risveglio tranquillo per Franco Landella, che stamattina si è visto leggere su Repubblica un titolo eloquente su una inchiesta su Ataf in cui è coinvolto il suocero.



Secondo gli inquirenti, il suocero del sindaco e padre della candidata all’uninominale camerale Michaela Di Donna, sarebbe il terminale, anche solo telefonico, sociale e d’influenza, di un sistema di relazioni e potere che coinvolge esponenti della criminalità, imprenditori e politica. Secondo l’accusa, all’Ataf più gare, dall’acquisto di 10 autobus alla manutenzione di alcuni parcheggi, sarebbero state turbate dalla governance. La decisione sulla richiesta di arresti fatta dalla pm della Procura di Foggia Francesca Romana Pirrelli, è slittata ancora. Il sindaco, dal canto suo, si mostra tranquillo:”Chiedo ribadendo la mia assoluta fiducia nell’operato della magistratura, che non si strumentalizzi nuovamente questa vicenda per volgari fini elettorali e si lasci lavorare serenamente la magistratura”.



Difesa anche da Forza Italia regionale: “Il sindaco di Foggia, Franco Landella, non è indagato ed è completamente estraneo alla vicenda giudiziaria riportata da alcuni quotidiani. Tanto basta per tenerlo al riparo da ogni forma di strumentalizzazione politica. Non si tratta di essere garantisti, ma solo di prendere atto della sua totale estraneità dai fatti al centro delle indagini. Se poi qualcuno intende utilizzare tutto questo a proprio beneficio, calpestando un’oggettiva verità, è questione che non ci riguarda”.

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