Una delegazione dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Foggia ha raggiunto gli USA per partecipare al 71esimo congresso annuale AAFS (American Academy of Forensic Sciences), quest’anno in programma a Baltimora (Maryland) fino al 23 febbraio. Una partecipazione, quella dell’equipe foggiana coordinata dal prof. Pietrantonio Ricci, che non passerà inosservata grazie alle tredici ricerche scientifiche che saranno presentate a una platea di scienziati, investigatori, medici legali, biologi, genetisti ed operatori forensi che da tutto il mondo parteciperanno al più importante e prestigioso congresso della disciplina.
Tra i casi proposti dall’équipe UniFg – i cui interventi cominceranno domani – un focus sarà dedicato a un importante problema sociale: il dott. Giuseppe Bertozzi esporrà i risultati di uno studio sperimentale con lo scopo di individuare una possibile predisposizione genetica correlata ai casi di suicidio “complesso”, al fine di identificare le persone ritenute potenzialmente a rischio. La dott.ssa Francesca Maglietta, invece, presenterà i risultati della analisi degli elementi caratterizzanti gli omicidi perpetrati dalla mafia garganica, che dagli inquirenti viene definita come «la mafia più cruenta d’Italia». E ancora il dott. Francesco Sessa presenterà, insieme al dott. Marcello Rendine, uno studio sperimentale volto a dimostrare come, una certa predisposizione genetica degli individui, possa modificare completamente il loro odore in presenza di fattori stressogeni: condizione, questa, con risvolti di grandissimo interesse per la preparazione di unità cinofile specializzate nella ricerca di persone scomparse (che, da circa dieci anni, rappresentano un’eccellenza a disposizione dell’Istituto di Medicina Legaledell’Università di Foggia). Sempre il dott. Sessa illustrerà la difficoltà di identificazione di soggetti rinvenuti in mare, anche alla luce degli intensi flussi migratori, evidenziando insieme al dott. Emilio Nuzzolese, odontoiatra forense, l’importanza di un approccio multidisciplinare. Plurimi lavori saranno presentati anche durante la sessione “poster”.
In questa vetrina la prof.ssa Irene Riezzo illustrerà le evidenze di uno studio condotto sulla balistica terminale e sulle lesioni provocate dall’impiego della storica mitraglietta “modello Kalshnikov”, che per l’appunto sarebbe l’arma maggiormente utilizzata dai clan della mafia garganica. A tal proposito, il dott. Rendine illustrerà, in un altro studio condotto con la preziosa collaborazione del famoso perito balistico Gianfranco Guccia, le potenzialità olfattive dei cani impiegati nell’individuazione e segnalazione dei gunshot residues (GSR), argomento di grande interesse per la comunità scientifica forense da sempre coinvolta in questo tipo di accertamenti. La dott.ssa Stefania De Simone, presenterà la proposta dell’Istituto foggiano alla definizione di un protocollo per la diagnosi di ipertermia mortale. Il dott. Bertozzi presenterà, inoltre, un caso particolare di “morte da colpo di frusta”, la cui diagnosi è stata possibile solo introducendo nella dissezione autoptica tecniche di neurochirurgia; ed insieme alla dott.ssa Maglietta un inusuale caso di morte da confinamento a seguito di fuoriuscita accidentale di anidride carbonica da estintori; quest’ultima presenterà un caso relativo ad un decesso da serotoninergici e, ancora, con il dott. Bertozzi e il dott. Sessa, la complessa analisi di un omicidio, risoltosi come legittima difesa. Infine il dott. Sessa presenterà un importante studio di ricerca sperimentale sull’identificazione di nuovi marcatori molecolari presenti in soggetti utilizzatori di sostanze dopanti, tema quest’ultimo finito spesso alla ribalta delle cronache locali e nazionali.
Un’equipe di alto profilo scientifico per presentare tredici lavori di ricerca che, ancora una volta, collocano l’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Foggia nelle posizioni di vertice della medicina legale italiana.
Comunicato Stampa UNIFG