Gino Lisa si? Gino Lisa no? La telenovela sullo scalo foggiano sembra essere arrivata alle se fasi cruciali, dopo che la Direzione preposta del Mit ha dato l’approvazione a istituire nello scalo di Foggia un Sieg, Servizio di Interesse Economico Generale, come comunicato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.
Insomma, dai soldi dell’Europa la “palla” è passata al Governo nazionale, che ha concesso l’autorizzazione necessaria e rimanda ora tutto alla Regione Puglia. Niente più scuse, verrebbe da dire.



E su questa linea è anche il pensiero del sindaco di Foggia, Franco Landella: “Il rilascio del nullaosta per i lavori di allungamento della pista dell’aeroporto ‘Gino Lisa’ da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è una notizia positiva, che chiude settimane di polemiche ed un lungo rimpallo di responsabilità. Come ho avuto modo di dire nel recentissimo passato, più che il ‘gioco del cerino’ ai foggiani e alla comunità della Capitanata interessavano ed interessano risposte concrete. Perché questa terra, soprattutto in relazione al tema strategico della mobilità, ha bisogno di fatti e non di parole – dice -. Questa firma permette quindi di proiettare la prospettiva dell’allungamento della pista in una dimensione operativa e non solo di programmazione. Ed è particolarmente importante che adesso la Regione Puglia acceleri i tempi per l’apertura dei cantieri ed il materiale inizio dei lavori. Non c’è più nulla da attendere e sarebbe gravissimo rallentare ulteriormente la realizzazione di un intervento decisivo per restituire piena operatività e funzionalità al nostro scalo aeroportuale”.



Poi l’appello agli amministratori regionali: “Da oltre dieci anni, infatti, la nostra comunità aspetta l’allungamento della pista. L’appello che rivolgo al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e agli assessori regionali Raffaele Piemontese e Leonardo Di Gioia, è dunque quello di seguire in modo preciso e scrupoloso questo dossier, assicurando un rapidissimo avvio dei lavori. Da questo momento ogni nuovo ritardo sarebbe del tutto incomprensibile”.

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