“Not Just Another Graffiti on the Wall” è il titolo del 4° progetto internazionale promosso dal programma Erasmus+ della Commissione Europea che l’Associazione Culturale “Beyond Borders” reallizza ad Orta Nova. Venticinque giovani provenienti da cinque diverse nazioni d’Europa, Belgio, Bosnia e Erzegovina, Danimarca, Romania e Serbia saranno ospitati a Orta Nova nella settimana tra il 1° e l’8 Aprile 2019. I giovani si incontreranno in uno scambio interculturale, che sarà ancora una volta interamente finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+ e dall’Agenzia Nazionale per i Giovani, pensato per garantire ai giovani mobilità, interculturalità e crescita.
I 25 partecipanti prenderanno parte a workshop e attività seguendo un programma che porterà al raggiungimento di obiettivi che combattono e contrastano i discorsi d’odio.
Gli obiettivi di questo progetto mirano a creare consapevolezza tra i partecipanti e la comunità locale sull’argomento No Hate Speech, combattere l’ignoranza sul discorso dell’odio e le sue conseguenze tra la comunità locale, incoraggiare i giovani a intraprendere azioni concrete per la difesa dei diritti umani, supportare i giovani nella ricerca di strumenti, aumentando la loro conoscenza e consapevolezza su ciò che le istituzioni fanno in materia. Inoltre i giovani che parteciperanno saranno coinvolti in attività che punterano a promuovere la partecipazione attiva dei giovani, aiutando i giovani stessi a diventare agenti di cambiamento positivo nella loro società e in Europa, e sviluppare una migliore comprensione dei concetti di democrazia, cittadinanza e partecipazione. Ciò che verrà ampiamente sostenuto è il sentimento di umanitarismo, volontariato, tolleranza, contributo e affetto, specialmente nei momenti difficili come quelli della nostra società e dell’intero “globo”.
“Finora tutto il lavoro svolto sul territorio – spiegano gli organizzatori, Rocco Di Corato ed Elena Torelli (ndr,. in foto) – ha dato ottimi risultati poiché tutti i ragazzi che hanno avuto modo di soggiornare nella nostra cittadina, sono rimasti colpiti da quanto la nostra gente li abbia accolti con grande entusiasmo ed una inaspettata apertura mentale. In questi tempi difficili, ci pare doveroso sottolinearlo”.
Le attività previste si svolgeranno secondo i principi dell’educazione non formale e learning by doing, con lavori di gruppo, brainstorming, dibattiti, giochi di ruolo, ma soprattutto verranno usate le arti grafiche come mezzo di comunicazione e disseminazione. Essendo questa parte di grande rilievo, non mancherà occasione, sia per i ragazzi italiani che per i ragazzi stranieri, di comunicare, conoscere ed innamorarsi della gente d’Orta Nova, che ha l’occasione di poter essere conosciuta anche oltre confine, a conferma di quello che già è, una città dalla grande ospitalità e piena di risorse, soprattutto umane.
Tutte le attività progettuali, come ormai di consueto, saranno svolte nelle migliori condizioni possibili grazie al sostegno di una importante realtà locale come la “Pro Loco Orta Nova” che ha positivamente risposto ad una importante iniziativa internazionale mettendo a disposizione la propria struttura mostrando ospitalità tipica e mai troppo evidenziata della nostra gente. Gli organizzatori ringraziano anche la struttura ricettiva “B&b Villa Castellano” dove la buona parte dei ragazzi alloggerà e il caloroso ristorante “La Sfinge”, dove gli ospiti avranno modo di assaggiare le delizie locali. In aggiunta i partecipanti al progetto avranno anche imodo di ammirare, durante il loro tempo libero, le bellezze paesaggistiche della regione Puglia, gli scavi di Herdonia, e le rilevanze storiche di Orta Nova (specialmente il complesso “Ex Gesuitico”), oltre al panorama e alle vedute dei campi, degustando i prodotti tipici del territorio che ne fanno un posto davvero unico e sempre molto più apprezzato da visitatori d’oltre confine.
“Siamo entusiasti che Orta Nova abbia accolto sempre positivamente le nostre iniziative” – concludono gli organizzatori – “ciò ci incoraggia a continuare il nostro lavoro e auspichiamo di poter trovare anche negli anni a venire un terreno fertile per poter coltivare i frutti e i nostri obiettivi di sensibilizzazione, inclusione, cittadinanza attiva e cultura”.