Persone provenienti da tutta la provincia di Foggia in fila dal primo pomeriggio, la sala piena e ad echeggiare a Palazzo della Dogana sono state la simpatia e la frizzantezza di Veronica Scopelliti in arte Noemi.
La cantante romana si è raccontata al giornalista musicale Ernesto Assante con la spontaneità e la freschezza che la caratterizzano, in un percorso che non si è soffermato solo sul suo successo che come ben sappiamo è arrivato con la partecipazione a X-Factor nel 2008, ma ha posto il focus sul lato umano e sulle origini della sua grande passione, la musica. Un amore che come ha detto Veronica: «nasce dalla mia famiglia, dall’educazione all’ascolto dei mie genitori, che mi hanno fatto apprezzare la musica in tutti i suoi generi dal classico Debussy al jazz, passando per il grande cantautorato italiano come Lucio Dalla o De andrè», e che l’ha avvicinata al canto, iniziando la sua gavetta che andava dalle serate al “piano bar” fino all’ingresso in una cover band a 20 anni i “Bagagliaio Band”, senza pretendere troppo e guardando con indifferenza i talent.
Cosa l’ha spinta allora ad X-Factor?
Con grande spontaneità ci ha raccontato di come si è trovata improvvisamente catapultata nel mondo della tv, grazie all’insistenza di sua sorella che l’ha iscritta ai provini e ha creduto in lei così come i suoi genitori. E’ iniziata così una nuova avventura, un nuovo percorso di crescita umana e professionale con il supporto del suo coach Morgan, che l’ha spronata e motivata, a volte con le buone altre un po’ meno, fino a condurla alla vita post-talent, un momento non facile perché si torna al contatto con la realtà e non sempre si hanno i risultati sperati.
Non è stato però il caso di Noemi che con il suo singolo “Briciole”, che esprime molto del suo stile canoro, ha iniziato la sua scalata verso il successo che l’ha portata ad avere grandi soddisfazioni, dalle numerose partecipazioni al Festival di Sanremo alle tante collaborazioni musicali con i big della musica italiana, una fra tutte Fiorella Mannoia, così come l’onore di avere come autori di suoi brani Vasco Rossi, che scrive per lei “Un vuoto a perdere” o Fabrizio Moro collega e grande amico. La chiacchierata è proseguita con l’intreccio di domande alternate a piccoli aneddoti della cantante, ad esempio la ragione della scelta del suo nome d’arte, Noemi, che altro non è che il primo nome che sua madre aveva scelto per lei che ha poi in ultimo cambiato con Veronica.
La parola con cui la si può definire è sicuramente umiltà, la notorietà infatti non le ha mai fatto perdere il contatto con la sua vita e con i suoi affetti e quando le è stato chiesto come vivesse il fatto di essere famosa lei ha risposto semplicemente così: «l’idea di essere Noemi la cantante mi piace, ma solo quando sono sul palco, perché lì posso esprimermi attraverso il canto e sono grata di poter fare un mestiere che amo», questa e molto di più è Veronica.
Gli appuntamenti del Medimex per oggi sono:
Incontri d’autore con Ermal Meta ore 17:00 e Nina Zilli ore 19:00 presso il Teatro del Fuoco. “Beatles and More” presso il Conservatorio di Musica Umberto Giordano ore 19:30. Bryan Ferry in concerto ore 22:00 in piazza Cavour