Divide e fa discutere la decisione dell’amministrazione comunale di Orta Nova di intitolare a Giorgio Almirante, storico segretario del Movimento Sociale Italiano, la tangenziale Nord-Est di prossima consegna. Il sindaco Dino Tarantino, candidato alle prossime amministrative, ha fatto sapere che sarà questo il nome della bretella che collegherà la SP81 a Viale Ferrovia.
Questa decisione, in attesa dell’approvazione della Prefettura di Foggia, ha attirato le critiche di tanti candidati in gioco per le prossime elezioni amministrative. Le critiche sono state bipartisan e sono pervenute anche da destra, nonostante Almirante sia una figura storica della destra sociale italiana. Sulla decisione del sindaco si è espresso il suo antagonista, Nicola Di Stasio, anch’egli candidato sindaco alle comunali:
“Peggiore trovata propagandistica dell’intitolazione a Giorgio Almirante di una tangenziale, in campagna elettorale, non ci poteva essere” – scrive Di Stasio su Facebook. “Non per Giorgio Almirante (che piaccia o meno), ma per chi adesso ha deliberato in Giunta e ieri apriva i comitati elettorali pro Emiliano, durante le scorse primarie del PD. Fate le campagne elettorali per e con i vivi: i morti lasciamoli riposare in pace, non votano!”.
C’era da aspettarsi d’altronde, che le polemiche, arrivassero anche dalla rappresentanza politica locale che si riconosce nelle idee di sinistra. E così è stato. Sul tema si sono espressi anche i portavoce de L’Orta Nova Che Vorrei, movimento politico che sostiene la candidatura a sindaco di Mimmo Lasorsa. Tramite un comunicato stampa hanno affermato quanto segue:
“A distanza di cinque giorni dai festeggiamenti del 25 aprile, giorno della liberazione dal
nazifascismo, siamo rimasti stupefatti che con la delibera n.55 del 12 aprile 2019, questa amministrazione abbia dedicato la nostra tangenziale nord-est ad un personaggio ambiguo come Giorgio Almirante” – scrivono da L’Orta Nova Che Vorrei. “Che questa amministrazione sia sempre stata vicina ad una ideologia che, fortunatamente, nel corso della storia è stata ampiamente bocciata, ne eravamo consapevoli; ma che si spingessero così oltre non potevamo immaginarlo. Dedicare una strada ad uno dei personaggi che ha contribuito a scrivere le pagine più buie della storia del nostro Paese è un qualcosa che ci lascia basiti. Giorgio Almirante è stato un politico italiano che ha sempre sposato l’ideologia fascista. Nel 1938 fu firmatario del manifesto della razza, manifesto che preparò l’emanazione delle leggi razziali nel nostro Paese. Mentre l’Italia intera piano piano sta cercando di emanciparsi da strade dedicate a personaggi alquanto ambigui, noi decidiamo di rievocare personaggi dai quali dovremmo prendere le distanze una buona volta.”.